Ne è convinto il consigliere comunale di “Inversione di Rotta”, Giuseppe Zunica, che punta il dito contro l’amministrazione comunale, rea di aver nominato i rappresentanti dei comitati, dicendo di fatto no a libere elezioni nelle frazioni.
“Ho presentato ben 14 emendamenti” continua Zunica “cercando di strappare qualcosa di concreto, costringendo la maggioranza a votarli uno per uno. Un piccolo risultato l’ho ottenuto facendo modificare alcuni articoli ma sull’art.3, il più pregnante, che regola le modalità di nomina dei rappresentanti e sull’ art.17, che dispone in modo aleatorio le modalità di finanziamento dei medesi da parte dell’Amministrazione Comunale, non c’è stato nulla da fare. A tutti i membri dell’opposizione è sembrata un’aberrazione politica che una forza che rappresenta il 35% degli elettori si appropri del 70% dei rappresentanti sul territorio secondo uno schema maggioritario che mortifica nello specifico il restante 65% dei cittadini; come se a livello periferico, per organi meramente consultivi e di partecipazione democratica, si debba subire un premio di maggioranza che il legislatore ha previsto a livello centrale per assicurare la governabilità. A tal proposito ho proposto che venisse applicato il Metodo D’Hondt, che assicura una rappresentanza in base ai voti presi: come era prevedibile è stato respinto con protervia. Il regolamento è stato approvato con i soli voti della maggioranza. L’attuale amministrazione, invece di cercare di riavvicinare i cittadini alla politica con libere e democratiche elezioni, ha purtroppo preferito dare vita, con questi comitati cosi creati e composti, a delle vere e proprie appendici dell’attuale maggioranza, scegliendo di fatto il proprio tornaconto politico rispetto al senso più alto della parola politica”.