A dichiararlo, in una nota, è il capogruppo del Pd al Comune di Teramo, Giovanni Cavallari, il quale definisce la mobilità passiva “il terzo segreto di Fatima per come viene, da sempre, tenuta nascosta e che poi invece, alla prima buona occasione, serve a picchiare duro sulla testa del malcapitato di turno. La demagogia della Asl targata Varrassi, che vorrebbe far credere che l’intervento del PD sulla questione sia stato dettato da un non meglio definito ‘odore di candidatura’, piuttosto che da un sincero interesse per la salute dei cittadini teramani, non può che ritorcersi contro lui stesso. Rivendicare la propria autonomia nella direzione strategica aziendale, non alleggerisce certo le sue responsabilità di manager di una amministrazione pubblica che, come stabilito pure dalle più recenti normative sulla trasparenza, deve argomentare le proprie scelte strategiche, rendendole chiare ed evidenti a tutti i cittadini. Se, dunque, togliere a Vicentini la direzione del Reparto di Urologia è decisione derivata dalla sua mobilità passiva, è obbligatorio chiedere alla ASL e quindi a Varrassi di rendere pubblici tutti i dati della mobilità passiva dell’intera azienda sanitaria teramana. Solo così, dati alla mano, i cittadini avranno modo di giudicare la “bontà” della sua direzione strategica”.