Teramo. “L’antifascismo non è qualcosa che si commemora solo il 25 aprile o a Bosco Martese alla presenza delle istituzioni e delle divise, ma un valore che va fatto anche per strada e non solo nei salotti”.
È scontro tra “antifascisti” teramani, all’indomani della sentenza che ha visto condannare a sei anni di reclusione cinque giovani teramani, ritenuti coinvolti negli scontri avvenuti a Roma il 15 ottobre scorso e considerati tra i protagonisti dell’attacco al blindato dei carabinieri. Dopo la lettera aperta di uno degli arrestati, Davide Rosci, ad intervenire oggi è Andrea Core, del Cau Stella Rossa che, in una nota, sottolinea “il fallimento della giustizia italiana. Quello contro Davide, Mauro, Cristian, Marco e Mirco è stato un processo farsa, condotto con l’unico intento di screditare questi 5 ragazzi davanti all’opinione pubblica”. Da qui la solidarietà espressa nei confronti dei teramani coinvolti, seguita da un duro attacco alla segreteria dell’Anpi di Teramo. “Invece di esprimere solidarietà a Davide, Mauro, Cristian, Marco e Mirco, ne ha preso subito le distanze” commenta Core. “Vorremmo ricordare loro che l’antifascismo non è qualcosa che si commemora solo il 25 aprile o a Bosco Martese alla presenza delle istituzioni e delle divise, ma bensì è un valore che deve essere alla base della nostra vita, che va fatto anche per strada e non solo nei salotti, e che i compagni non vanno mai lasciati soli, nemmeno in campagna elettorale nella speranza di racimolare qualche voto di più”.
LA NOTA DELL’ANPI TERAMO
Il Comitato Provinciale di Teramo dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani D’Italia, dopo aver appreso dagli organi d’informazione che nella giornata odierna la nostra Associazione è stata “tirata in ballo” in un comunicato, in cui venivano commentate le sentenze di condanna per gli scontri avvenuti il 15 ottobre 2011 a Roma, nel corso della manifestazione degli Indignati, in Piazza San Giovanni:
– Ribadisce che l’ANPI, come indicato dalla Segreteria Nazionale dell’Associazione, è estranea a questa vicenda giudiziaria e quindi non vi entra.
– Invita pertanto chiunque a non coinvolgere più l’Associazione Nazionale dei Partigiani D’Italia in questa storia.
Mirko De Berardinis, Segretario Provinciale ANPI Teramo, Sen. Antonio Franchi, Presidente Provinciale ANPI Teramo