Mancano poche ore allo sciopero di 4 ore che venerdì interesserà il trasporto pubblico abruzzese. Il motivo è nella mancata riforma regionale, che ha mandato in tilt l’intero settore, già provato da una profonda crisi.
E oggi, ad intervenire sulla questione, è il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, che lancia una provocazione all’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra. “Invece di scrivere a Chiodi e Pagano, supplicandoli con il cappello in mano di farsi approvare la società unica del trasporto pubblico locale, avrebbe fatto meglio ad inviare al presidente una lettera per le sue dimissioni. Dimissioni” ricorda “già richieste dal nostro capogruppo Camillo D’Alessandro, in sede di approvazione di bilancio 2013, in quanto Morra, il 6 dicembre scorso, aveva annunciato la costituzione della società unica regionale dei trasporti entro il 31 dicembre 2012. Mai” aggiunge Ruffini “nella nostra regione tutti i sindacati di trasporto erano stati costretti a ricorrere ad una giornata di sciopero e mobilitazione contro la politica che non prende le decisioni. Era dal 1979 che in Abruzzo non si organizzava uno sciopero che vedeva insieme tutte le sigle sindacali del settore pubblico e privato. Chiodi ha fatto il miracolo riuscendo a metterli tutti insieme! E’ un fatto gravissimo e la responsabilità è di una giunta regionale che ha alimentato solo illusioni. Dopo due leggi regionali (approvate con le finanziarie 2010 e 2011), un consiglio straordinario e numerosi dibattiti ed audizioni in Commissione, della società unica dei trasporti non c’è ancora nulla! E nulla avverrà, perchè Morra è forse l’unico nella maggioranza ad averci messo la faccia, ma per tutto il resto nessuno vuole che questa riforma si faccia. Quindi, come Pd e dopo l’impegno che abbiamo profuso per questa battaglia, non possiamo non chiedere a Morra di prendere atto dell’impossibilità di portare a termine il suo programma e di riconsegnare la sua delega a Chiodi ed ai conservatori della Pdl abruzzese. Senza riforma, il 2013 sarà un anno nero per i trasporti regionali, che si sono visti privare di ben 45 milioni di euro nel bilancio regionale 2013 appena approvato. Senza questi fondi statali sono a rischio migliaia di chilometri che Gtm e Sangritana assicurano come ex concessionari dello Stato. Ed a nulla valgono le rassicurazioni dell’assessore Masci, di quei fondi non vi è alcuna certezza e se arriveranno saranno inferiori ai 45 milioni e legati a delle premialità che l’Abruzzo deve raggiungere. La premialità è assegnata alle Regioni che riducono la forbice tra il costo del servizio e le entrate derivanti dai biglietti. L’Abruzzo è fermo al 25 per cento, mentre l’obiettivo è del 35 per cento. Quindi i fondi diminuiranno e ciò significa che nel 2013 avremo o meno percorrenze oppure nuovi aumenti dei biglietti”.