E’ un passaggio, forse il più significativo, di una nota a firma dell’assessore regionale Dino Pepe, attualmente commissario per il congresso del circolo del Pd di Alba Adriatica.
A livello politico e cittadino, infatti, quella attuale appare una fase decisivo in vista degli assetti per le amministrative della prossima primavera. Ed è una fase altrettanto importante per i Dem, attesi al congresso di circolo, ancora da fissare.
Il ragionamento Pepe lo fa partendo da un assunto. Ed è quello che accade nel centrodestra.
” In queste settimane sono evidenti smottamenti dell’area di centrodestra” sottolinea, ” seguiti al tentativo di accollare ad una persona, il sindaco Tonia Piccioni, le responsabilità dell’attuale gestione amministrativa. Rimane il giudizio severo dei cittadini nei confronti della politica del centrodestra albense, rimasta distante dalle aspettative esigenze e problematiche sollevate dalla cittadinanza”.
Non sembra ammirevole neppure la scelta di molti “autorevoli referenti” dell’amministrazione uscente che, dopo aver cooperato per innalzare al massimo soglio cittadino l’esperienza di “Movimento per Alba”, oggi tentano di dissociarsene individuando nel Sindaco un utile capro espiatorio”.
Dall’assunto alle strategie che il centrosinistra deve perseguire.
“Il lavoro di confronto in atto nel PD per la ricostituzione dell’area politica del centrosinistra albense”, argomenta ancora Pepe, ” ha visto il ritorno di tante personalità decise a dare una prospettiva seria al futuro della città, accettando il metodo del confronto leale sui temi di maggior rilievo.
Tutti i tesserati del PD, anche se portatori di differenti sensibilità, rappresentano una preziosa risorsa del partito, perché il metodo del confronto permette di avviare proficui percorsi di convergenza e di sintesi strumenti diversi, non ultimo quello delle primarie”.
Pepe parlar della necessità di avviare una fase difficile e serie, ma inevitabile che deve puntare all’inclusione di tutte le forze di area.
“Il PD di Alba Adriatica resta stabilmente impegnato in un progetto unitario”, dice, “ per ridare una solida alternativa alla politica della città favorendo la competenza, il rinnovamento, la credibilità e tutte le condizioni necessarie ad una prospettiva di rilancio necessaria dopo l’attuale esperienza politica del centrodestra”.