Al momento è solo un traguardo, tutto da costruire, ma nel frattempo qualcosa si muove. Nei giorni scorsi (come capita spesso in questi casi) una cena a “Casa-Viviani”, per il ballottaggio di domenica, ha consentito di mettere attorno allo stesso tavolo anche le altre anime della sinistra albense, che nel seggio del ballottaggio voteranno Bersani. Ebbene, vista la vicinanza del voto per le amministrative, il discorso è scivolato anche su questo argomento. Ecco, dunque, che poter pianificare qualcosa in ottica futura appare un sentimento condiviso da tanti. Che la cosa possa concretizzarsi, è tutto da dimostrare, però un dialogo esiste. Di sicuro, le altre anime della sinistra, quelle che ora sono all’opposizione in consiglio comunale, pongono delle pregiudiziali sulla ricandidatura di Giovannelli e dunque, con questa opzione, qualsiasi ipotesi di alleanza non è percorribile. Altro elemento di riflessione, poi, verte sul fatto che non tutti sembrano gradire l’idea delle primarie del Pd. Ossia, il metodo per scegliere il candidato sindaco è in linea di massima condiviso, ma dovrebbero essere primarie di coalizione. In attesa di verificare su quali basi la cosa possa essere disegnata, a livello cittadino è un brulicare di movimenti che si affacciano sulla scena. Il quadro resta nebuloso anche nel centrodestra, dove non esiste una linea chiara sulla candidatura a sindaco e si confrontano idee diverse. Uno dei potenziali candidati,Remo Saccomandi, ha avuto approcci anche con la sinistra a dimostrazione che tutto può accadere. La decisione del sindaco Giovannelli, che ancora deve chiarire cosa farà, sotto questo aspetto può rappresentare il passaggio necessario per definire molti degli accadimenti successivi.