“Non crediamo infatti – dice Andreani – che vi siano motivi per essere particolarmente contente in quanto abbiamo dovuto constatare le resistenze all’ accesso nelle stanze dei “bottoni” nonostante la legge Golfo/Mosca del 2011 sia molto chiara. Va infatti ricordato che già il 10 agosto scorso come presidente della Commissione Pari Opportunità di Giulianova, sulla scorta delle scelta ‘monogenere’ del CdA, indirizzai una nota al presidente dell’Ente Porto chiedendo le ragioni di una scelta che, nel violare la legge Golfo/Mosca, al contempo deludeva la spettative di un territorio, il nostro, da sempre distintosi nel territorio provinciale e in quello regionale nella promozione delle pari opportunità e parità di genere”.
“Certo – aggiunge la vicesindaco Cameli – questa decisione dell’Ente Porto è la presa d’atto, sollecitata dalla CPO, di un’anomalia derivante dal mancato rispetto di una legge dello Stato. Quindi una scelta nel solco della legalità. Tuttavia è mia opinione che la cosa giusta da fare non sia aumentare un posto riservandolo alle donne bensì inserirle nel numero già previsto per la composizione del CdA”.
“Adesso – conclude la presidente Andreani – attendiamo che l’Ente Porto convochi a breve l’Assemblea con tutti i legali rappresentanti, inserendo all’ordine del giorno la modifica allo Statuto e la nomina della rappresentante di genere nel CdA. Qualora la modifica allo Statuto non fosse immediatamente esecutiva, presenteramo il ricorso alla presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero delle Pari Opportunità”.