Teramo. Il reparto di Oncologia dell’ospedale Mazzini di Teramo riaprirà il prossimo 10 settembre. Ad assicurarlo è lo stesso presidente della Regione Gianni Chiodi, su un canale non convenzionale, certo (Facebook), ma di certo di grande effetto, considerato il forte seguito dei social network.
Ora, però, commenta il segretario provinciale del Pd, Robert Verrocchio, “è necessario che venga messo in condizione di funzionare a dovere”.
La riapertura, comunque, “sarà solo un atto dovuto per i malati e le loro famiglie, ma noi certo non saremo soddisfatti finché quel reparto non tornerà a funzionare a dovere. Fa riflettere e capire molte cose il fatto che l’annuncio sia stato dato dal governatore, mentre il direttore della Asl offre letture politiche della sua riconferma” ha aggiunto. “C’è un po’ di confusione sotto il cielo, perché visti i ruoli le cose sarebbero dovute andar in maniera opposta. Sono settimane che chiediamo a Varrassi se e quando Oncologia sarebbe stato riaperto, e alla fine l’annuncio è stato da Chiodi solo su Facebook. Sia chiaro, perché non accetto strumentalizzazioni di sorta: noi stiamo difendendo la sanità teramana. Oggi si parla di Oncologia, domani potremmo parlare di altri reparti. La nostra protesta è perché si è giunti al limite massimo, e non permetteremo che la sanità della nostra provincia venga lentamente smantellata. Quello a cui stiamo assistendo è un film purtroppo già visto all’ospedale di Atri, dove Chiodi veniva a fare lezioni di economia, Venturoni rassicurava e Varrassi tagliava. Su cosa ci si dietro la nostra battaglia, visti gli interrogativi di Chiodi, è presto detto: i cittadini e il loro diritto ad avere una sanità che funzioni in base alle loro esigenze, e non in base ai programmi del Pdl, Chiodi e Venturoni si facciano un giro nei nostri ospedali, tra le camerate e tra i centri di prenotazione. Poi, solo poi, possiamo seriamente tornare a parlare di sanità. Piuttosto, io mi chiedo cosa ci sia dietro allo smantellamento dei nostri ospedali da parte del Pdl. Ovviamente noi andremo avanti. Oncologia riaprirà? Bene. Sarà il minimo. Ci sarà da chiedersi: ci sono abbastanza medici? No, non ci sono abbastanza medici. Si dovrà migliorare il servizio? Sì, assolutamente, perché parliamo di persone e famiglie che devono essere seguite sia per il corpo che per il lato psicologico. Cosa altrettanto importante è la riapertura del Dipartimento di Oncologia, perché i malati siano seguiti da un’equipe specializzata di medici. Sono tutte cose di cui parleremo nel Sanità Day che stiamo organizzando insieme a tutti i partiti del centrosinistra. Chi di dovere deve capire che le persone hanno una voce e che certe cose non verranno più ammesse”.