La diatriba in atto sul caso Marziale, ora coinvolge chi ha condiviso la costruzione del progetto di Alba Democratica, come l’Idv e Rifondazione, che hanno imboccato un percorso diverso già da tempo. A gettare benzina sul fuoco, sono state le dichiarazioni, recenti, del sindaco Giovannelli, su quella che era la composizione della lista che ha vinto le elezioni del 2008. “ Le varie vicende” si legge in una nota congiunta di Idv e Rifondazione comunista, “ hanno fatto dimenticare al sindaco che la lista del 2008 era di centrosinistra, sostenuta dal Pd dall’Idv, Rifondazione e Socialisti, mentre l’assessore esterno Marziale, sfiduciato nel congresso dall’ex segretario del Pd Pulcini e sostenuto solo da Giovannelli, fu inserito solo perché rappresentava un gruppo civico”. Precisazioni importanti, soprattutto in questa fase che appare, almeno nel centrosinistra, importante per disegnare quello che sarà il percorso verso il prossimo (e molto vicino) appuntamento elettorale. “ Dimenticarsi nella lista della presenza dell’Idv”, chiosa Gasperi “ e di rifondazione nella lista è cosa grave, ma può succedere per chi è alle prese con tante problematiche. O dimenticarsi di alcune defezioni nella maggioranza: come il consigliere D’Ambrosio, del Psi, passato all’opposizione, o quella del capogruppo Casciotti, dimessosi perché in disaccordo con il sindaco, o i vari malumori di chi sta ancora in maggioranza”. Al di là di quella che possa essere la dialettica politica, tornata ad animarsi nella ultime settimane, l’Idv non risparmia un giudizio critico sull’operato dell’amministrazione civica. “ A noi preoccupano” si legge, “ però le sorti della città, che assiste ammutolita alle beghe interne, mentre strade e giardini sono senza manutenzione . Ci auguriamo che l’attuale amministrazione, che è stata una grande delusione per la città, si faccia da parte e consenta alla cittadinanza di scegliere nuovi rappresentanti, più attenti e coraggiosi per sviluppare iniziative e progetti per la collettività”.