“Un passaggio molto importante che rende finalmente operativo il tavolo delle autonomie locali abruzzesi chiamato subito ad affrontare il suo compito più delicato: quello del riordino delle Province. Non è una scelta che può essere fatta sulla base di rapporti di forza o di di umori contingenti: bisogna produrre una seria analisi sugli impatti sociali ed economici. Nonostante il tempo a disposizione non sia molto occorre fare uno sforzo per verificare tutti i possibili scenari tenendo conto delle dinamiche attuali e di quelle di sviluppo. Un errore fatto oggi. costerebbe caro non ad un pezzo di territorio ma a tutto l’Abruzzo, una regione che potrà attraversare il guado della crisi solo se troverà una collocazione strategica nel panorama nazionale e questo è un obiettivo che si raggiunge solo se si rema tutti nella stessa direzione. Una legge folle vuole cancellare la provincia più antica d’Abruzzo tirando una riga su un foglio: ma noi che in questo territorio ci viviamo abbiamo il dovere di agire per salvaguardare l’interesse della comunità sapendo che così facendo difendiamo il sistema Abruzzo”