Progresso Giuliese lancia l’allarme di nuovi aumenti e spiega come “questo acquisto, a nostro parere inutile e dannoso per la Julia Servizi, metterà in seria difficoltà la società, in quanto per i prossimi 5 anni dovrà sborsare 250.000,00 mila euro ogni anno al Comune di Giulianova per far fronte a deficit di bilancio. (Il Comune spende e i cittadini pagano, invece di diminuire la tariffa del Gas). Se, come ritengono in molti, questo impianto è da considerarsi obsoleto, vecchio e tecnologicamente poco affidabile, riteniamo la cifra alquanto spropositata”. Il gruppo consiliare formato da Ciafardoni, Francioni e Maddaloni domandano “come mai tutto ciò? Il sindaco deve fare cassa? La perizia parla di un impianto oramai saturo, con motori vecchi, da sostituire e alcuni hanno bisogno di una grossa manutenzione. Impianto composto da 14 piccoli motori (di cui 5 fermi) che hanno una bassissima resa: solo il 27% di rendimento elettrico. A ciò, si aggiunga che viene anche dichiarato che l’impianto è in perdita” così come si deduce dall’analisi puntuale della documentazione fornita ed in particolare costi e benefici prodotti. Allora perché è stato fatto questo acquisto dalla Julia Servizi? Chi ha ordinato questo acquisto antieconomico?” Incalza Progresso Giuliese annunciando che, in caso in cui non ci saranno risposte serie ed esaustive da parte dell’amministrazione comunale, invierà gli stessi quesiti alla Corte Contabile di Roma, al fine di fornire risposte ai cittadini di Giulianova.
Alle polemiche sollevate da Progresso Giuliese sull’acquisto da parte di Julia Servizi del cogeneratore/rigeneratore del Comune di Giulianova, replica Simona Conte (amministratore unico) dell’Ente che smentisce la possibilità di un aumento delle bollette del gas per l’operazione appena conclusa.
Pubblichiamo di seguito e integralmente la replica in 5 punti:
1. L’impianto nasce come cogeneratore (ossia produzione di calore per riscaldamento ed energia elettrica), grazie ad un finanziamento CEE del 1992 ottenuto dall’amministrazione Gerardini. All’epoca la cogenerazione con teleriscaldamento era d’avanguardia. Costruito e completato nel 1996, l’allora amministrazione di centro-destra non consente la sua entrata in funzione e questo comporterà due gravi danni: l’invecchiamento dei motori, fermi per molti anni, e la perdita dei sostanziosi incentivi CIP6 che avrebbero permesso ancora oggi di incassare un extra di circa 300.000 €/anno. Nel 2007 il Ministero chiede indietro i fondi erogati a suo tempo poiché l’impianto non è stato messo in esercizio. L’Amministrazione Ruffini, con Mastromauro assessore, nel 2008 fa entrare in funzione il cogeneratore evitando così di dover restituire la corposa cifra e dando avvio alla produzione di energia pulita. L’impianto dal 2008 al 2011, alimentato dal metano della Julia Servizi, produce energia e consente notevoli benefici ambientali (il risparmio equivalente è di oltre 200 tonnellate di petrolio all’anno ed emissioni evitate per altrettante tonnellate di anidride carbonica). Acqua calda e acqua fredda vengono erogate a numerose utenze (Piccola Opera, Pagliaccetti, Liceo Scientifico, ITIS, convento Santo Volto), ma il grosso dell’energia termica e tutta quella frigorifera vengono fornite all’Ospedale. I risparmi che l’impianto consente al nostro Ospedale contribuiscono a tenere in vita questo imprescindibile presidio sanitario nella nostra città;
2. Nel dicembre del 2011 interviene la scelta strategica dell’’Amministrazione Mastromauro di cedere l’impianto alla Julia Servizi, che potrà gestire l’impianto con un piano di lungo periodo, basato su una logica di mercato tale da ottenere utili. Inoltre si viene a creare una virtuosa filiera integrata dell’energia, dal metano al calore da riscaldamento, alla refrigerazione e all’elettricità, poiché è proprio Julia che ha sempre fornito il combustibile metano all’impianto in questione. Julia Servizi considera dunque l’impianto non una spesa bensì un’opportunità unica di crescita aziendale;
3. Il prezzo di cessione non viene arbitrariamente stabilito dal comune di Giulianova, ma è quello stimato da un perito che, nelle sue valutazioni, tiene conto dei deprezzamenti dovuto all’età dei macchinari, della necessità dell’aggiornamento tecnologico e del fatto che il bilancio sia in passivo. Si tenga presente che l’impianto non è solo motori, ma anche una importante rete di teleriscaldamento che raggiunge tutte le utenze sopra elencate, e che poco si deprezza col tempo. Inoltre l’impianto, nonostante sia stato costruito nel lontano 1996, è tale da rientrare, secondo l’attuale stringente normativa, nella categoria “cogenerazione ad alto rendimento”;
4. L’operazione è preventivamente sottoposta ad ampia e approfondita valutazione economico-finanziaria da parte della Julia Servizi, che non ha necessità di indebitarsi né per pagare il prezzo di acquisto del trigeneratore, né per sostenere i costi della sua gestione e manutenzione. In assoluta trasparenza, detta cessione è poi fatta oggetto di più di un passaggio consiliare e ritenuta valida anche dall’opposizione. L’impianto, quindi, a fine dicembre 2011 viene trasferito alla Julia Servizi la quale provvederà a portarlo in pareggio nel corso del 2012 e, negli anni a seguire, grazie ad una gestione snella impostata su criteri imprenditoriali, inapplicabili per definizione da un ente pubblico quale il Comune, lo metterà in condizione di produrre utili che si aggiungeranno a quelli realizzati con la vendita del gas metano e che consentiranno di raggiungere altri obiettivi importanti per la collettività;
5. gli aumenti del prezzo del gas sono notoriamente disposti dall’autorità per il gas e per l’energia elettrica, non dalla Julia Servizi, la quale, si colloca da anni sui più bassi livelli di prezzo al pubblico consentiti dalle norme vigenti. Dire che “grazie alla manovra della Julia Servizi di acquistare il cogeneratore i cittadini giuliesi dovranno necessariamente prepararsi ad aumenti del gas metano” è segno tangibile dell’ignoranza in materia di chi ha redatto il comunicato apparso sulla stampa, poiché la Julia non potrebbe mai, a meno di violare norme di legge, aumentare arbitrariamente ed autonomamente le tariffe del gas metano.