È quanto chiede la Funzione Pubblica della Cgil, secondo cui sarebbe stato violato l’art. 57 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che recita testualmente “Le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro: a) riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso”.
Nella Commissione esaminatrice del bando Asl, invece, non è prevista la presenza di nessuna donna.
“Nel denunciare tale grave discriminazione” si legge ancora nella nota sindacale “si chiede di annullare immediatamente l’intera procedura e di riattivarla nel rispetto delle norme in materia di pari opportunità tra uomo e donna. Si chiede, inoltre, l’intervento della Consigliera di Parità della Provincia di Teramo per sostenere la denuncia per il ripristino della legittimità della vicenda”.
Per concludere, la Funzione Pubblica della Cgil denuncia anche la attivazione del “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” all’interno della stessa Asl.