Una mancata convergenza sulle questioni di fondo, avevano detto, una “situazione di stallo” che aveva avuto come unica risposta, da parte dei vertici di partito, il “silenzio”.
“Nonostante abbiano sempre avuto piena libertà di scelta decisionale nelle istituzioni, pur non rispettando in molte occasioni le decisioni collegiali assunte in seno all’esecutivo del partito” commenta Tuttolani “i tre consiglieri non sono mai stati pubblicamente criticati ed attaccati dal Partito proprio per evitare scelte irresponsabili come quella che hanno assunto in questa occasione. Il gruppo dirigente si è sempre dimostrato ampiamente disponibile nei loro confronti condividendo le loro scelte di rappresentare il Partito in tutte le commissioni consiliari e anche in ambiti esterni, quali il CdA del Liceo scientifico “Claudio Acquaviva” e la Commissione Sanità. Considerando tutto ciò, la loro scelta appare ingiustificata e oscura”.
Secondo il segretario comunale del Pd, il “disagio” dei tre consiglieri, che lui stesso preferisce chiamare “risentimento”, nasce dal Congresso del 2009. “Non hanno condiviso evidentemente le scelte democratiche effettuate in quella assise” spiega “mirate a rinnovare la classe dirigente e i futuri rappresentanti del Partito nella lista che si presenterà alle prossime elezioni comunali del 2013. Tutto nell’ottica di rafforzare il Partito ed intercettare le istanze della base elettorale, lasciando da parte gli interessi personali che, a volte, possono portare a scelte insensate e controproducenti. Il Pd, insieme alle altre forze di centro sinistra, è impegnato, con utili risultati, a elaborare un valido progetto per tornare ad amministrare la nostra città, devastata dall’azione amministrativa di una destra totalmente incapace di governare. Oggi più di ieri, pur riconoscendo il prezioso contributo dell’esperienza, il Pd di Atri è convinto che ci sia bisogno di dare spazio alle energie nuove di cui dispone. Questa è una scelta a cui il nuovo gruppo dirigente non intende rinunciare, perché necessaria oltre che utile”.
La nota diffusa dal Segretario del Circolo del Pd di Atri ci obbliga ,evidentemente,ad alcune riflessioni,ma anche ad alcune precisazioni. L’oscurità è sempre stata ,per noi,una dimensione sconosciuta : chiaro e limpido come una mattina di giugno e’ il nostro “sentire” politico, ancor più il nostro agire . Ma comprendiamo la difficoltà di “leggere” una scelta che nasce, soprattutto, dalla necessita’ di sottolineare una distanza formale e sostanziale da modalità che ,a dispetto di un “rinnovamento” sbandierato , celano,nemmeno troppo, stantii e logori tatticismi . Comprendiamo il ri-sentimento di inadeguatezza ad accettare che possa esserci assoluta libertà di scegliere. Le nostre esperienze sono maturate solo ed esclusivamente attraverso il piu’ nobile dei vagli: quello elettorale. Nient’altro! Il riferimento, poi, alle diverse commissioni consiliari, è quasi maldestro. Le commissioni consiliari sono tali perché composte da consiglieri , nominate in seno al Consiglio Comunale! Il riferimento alla nomina del consigliere Forcella in seno alla Commissione Sanità davvero inopportuno, considerato il lavoro svolto e l’indiscussa adeguatezza al ruolo. Il riferimento alla nomina della consigliera Liberatore in seno al Cda della Scuola Civica “C.Acquaviva” è frutto di profonda amnesia. Dimentica ,il Segretario, che la nomina della stessa fu un” rimedio” dell’ultimo minuto ,dopo che il gruppo dirigente del Partito aveva bocciato le due proposte avanzate dalla consigliera stessa: l’ex Dirigente scolastica del Circolo Didattico di Atri , rifiutata perché ritenuta inopportuna data la provenienza politica ,ed un giovane neolaureato, rifiutato anch’egli perché …non lo abbiamo mai capito! Ma questo è il rinnovamento!