Obiettivo dell’incontro quello di comprendere quali sono i criteri utilizzati dall’ente per i contributi economici e il sostegno che ogni anno la Provincia teramana riserva ad alcuni eventi estivi.
“La cultura ha un risvolto economico fondamentale per il nostro territorio – sostiene il primo cittadino pinetese – e quindi non capisco perché l’assessore Di Michele non voglia finanziare manifestazioni come l’Accordion Jazz Festival che, oltre a portare a Pineto nomi importanti del panorama musicale nazionale e internazionale, investe anche nei nuovi talenti”.
Il sindaco accusa l’ente di non avere un vero e proprio progetto culturale alle spalle che miri allo sviluppo delle potenzialità dell’intero comprensorio teramano, portando a esempio casi come la taranta, che si è trasformata per la Puglia in simbolo della cultura e del folklore di una terra e in un evento mediatico in grado di attirare grandi numeri di appassionati.
“Al contrario – continua Monticelli – qui non c’è progetto e non c’è comunicazione. I contributi economici non sono accompagnati da un preciso disegno culturale. In questo modo non riusciremo mai a identificarci per un aspetto, una caratteristica che potrebbe da un lato contribuire allo sviluppo del marketing territoriale e, dall’altro, dare una mano ai tanti giovani artisti che, mi duole dirlo, nella nostra provincia non hanno futuro. Chi può vivere qui esclusivamente di musica? È tempo di rompere questi schemi”.
Per questo motivo il primo cittadino di Pineto invita l’assessore provinciale a un confronto pubblico, in cui capire “qual è l’innovazione della politica culturale teramana. Per avere un euro cosa dobbiamo fare? Quali sono i progetti dell’ente? Ce lo faccia sapere”.