Lo ha ribadito Marco Borgatti, portavoce della Federazione della Sinistra, precisando che “sembrano chiudersi dunque le prospettive per il rilancio del polo tecnologico pubblico di Grasciano e per il futuro occupazionale degli operai. Mancano idee, progetti e piani per rilanciare e garantire che un settore vitale come quello dei rifiuti, rimanga pubblico e garantisca efficienza ed occupazione”. Borgatti ha racconta anche che nella giornata di ieri “gli operai erano presenti con un civile presidio fuori dagli uffici in cui si è svolta l’assemblea dei soci Cirsu, per chiedere certezze sul loro futuro. Avevano chiesto di partecipare alla discussione dell’assemblea, almeno nella fase che li riguardava direttamente, ma ciò gli è stato negato. Si è parlato addirittura di “clima da stadio” è questo inaccettabile”.La federazione Della Sinistra di Roseto e il PRC provinciale sono state purtroppo le uniche forze presenti a sostegno dei lavoratori e a difesa dei loro diritti. “La nostra presenza è stata accolta con favore da questi ultimi, ma con molta più riluttanza da Ziruolo (presidente del Cirsu) il quale, ritenendosi addirittura minacciato nella privacy, è giunto persino a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per allontanare i nostri esponenti presenti al picchetto, temendo che fossero state scattate fotografie nell’area della discarica. I carabinieri tuttavia, non avendo riscontrato violazioni, non hanno potuto che constatare l’insensatezza di una tale richiesta. Il clima è ormai teso e dominato dall’incertezza e i fatti di ieri ne sono la dimostrazione”.Dopo le critiche arrivano le “ricette” della Federazione della Sinistra: “il polo tecnologico di Grasciano è ormai inattivo da anni ed è pieno di rifiuti e macchinari inutilizzati; la discarica è satura e non viene coltivata da tempo, col rischio continuo di sversamenti di materiale tossico a breve distanza dalle falde acquifere; gli operai sono ancora senza lavoro e senza stipendi; le tariffe della Tarsu continuano ad essere salatissime e rischiano di aumentare in futuro. Lasciamo – conclude Borgatti – ai cittadini le dovute considerazioni e chiediamo al sindaco di Roseto di convocare al più presto un consiglio comunale per discutere questi temi. C’è bisogno di un Cirsu Pubblico, un servizio efficiente di raccolta porta a porta, garanzie per il futuro degli operai e dei cittadini che usufruiscono di un servizio da migliorare e rivedere nei costi”.