Pineto, il Comune mette in vendita due strade ciclo-pedonali: la protesta del Club della Libertà

pineto_via_volturnoPineto. “Il disastro della politica monticelliana diventa sempre più dolorosamente palpabile a Pineto, dove ormai mancano i servizi essenziali minimi per la comunità e dove, dopo aver dilapidato le ultime risorse finanziarie, sta procedendo alla svendita del patrimonio comunale, ivi compreso quello di pubblica utilità”. A dichiararlo è Mimmo Ruggiero, presidente del Club della Libertà, Cerrano Futura.

“In questi giorni” spiega “la Giunta sta pensando di sistemare la disastrata via Volturno a Scerne per garantire ai cittadini almeno il sacrosanto diritto di poter percorrere una via che abbia i requisiti minimi di sicurezza e

decoro. L’amministrazione, per mettere in cantiere i lavori, ha deciso di alienare due strade ciclo-pedonali di pubblico accesso che portano direttamente al mare in barba agli interessi legittimi e alle attese di un’intera collettività e a favore di pochi. È evidente che, in sede di progettazione dell’insediamento Hapimag, i lungimiranti amministratori di allora vollero riservare un diritto all’intera comunità di Scerne, procurandole per il futuro un facile accesso al mare e stabilendo che mai questo insediamento avrebbe costituito un ostacolo a tale accesso. Per questo, vollero realizzare due vie che, attraversando il villaggio, portassero da via Volturno verso il mare”.

“La contropartita” aggiunge “su proposta dell’Hapimag, è di 165mila euro, una cifra che anche ai meno esperti di economia appare poco congrua. Infatti, l’area che verrebbe ceduta è di circa 1000 mq e il prezzo dei terreni nella stessa zona è superiore ai 500 euro/mq. Pur riconoscendo la validità del progetto presentato, è evidente che, non fosse per l’immorale idea di accettare l’operazione, la somma che il Comune potrebbe incassare sarebbe molto superiore rispetto alla proposta formulata. Riteniamo che quanto detto sia sufficiente a dimostrare a tutta la città la gravità di questa operazione della Giunta Monticelli che, avendo portato le casse comunali al dissesto finanziario, sta ponendo in essere iniziative, atti e comportamenti che appaiono censurabili sia in riferimento alla gestione della cosa pubblica che ai diritti acquisiti di tutti i pinetesi. Siamo certi che, da parte di una amministrazione comunale, privare i propri cittadini del diritto di avere due pubbliche vie dirette verso il mare per ottenere la messa in sicurezza di un’altra, sia una scelta certamente non etica e profondamente lesiva dei diritti di tutti. Di fronte a un comportamento che appare, quanto meno, un atto di “sciatteria amministrativa”, è lecito

chiedersi: dopo aver svenduto parte del territorio per rendere una strada percorribile, cosa succederà nel Comune di Pineto?”.

Ruggiero si appella, dunque, alle forze politiche e “alle persone che non si riconoscono nella attività amministrativa di Monticelli per contrastare il perpetrarsi di tali scempi ed evitare che, in futuro, tali comportamenti possano ancora nuocere alla città”.

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