“Nel breve volgere di pochi minuti degli agenti di polizia in borghese, già presenti sul posto, hanno rimosso lo striscione esposto. E’ evidente, quindi, che gli stessi fossero consapevoli di quanto sarebbe dovuto accadere”. E’ quanto dichiarano in una nota i Giovani Comunisti del circolo teramano. “Quello che ci chiediamo, a questo punto, è quante risorse sprecano a Teramo le forze dell’ordine per controllare chi esercita una legittima attività politica, esprimendo, come in questo caso, un dissenso nei confronti della militarizzazione della Val Susa? Quanto denaro si utilizza per seguire e controllare dei giovani con un destabilizzante e sovversivo striscione di solidarietà?”.
Torna, dunque, a riaccendersi la polemica contro il questore di Teramo Amalia Di Ruocco, rea, secondo Rifondazione Comunista, di “utilizzare le forze dell’ordine per controllare dei ragazzi che vogliono sovvertire l’ordine costituito con pericolosissimi striscioni”. E ribadiscono: “da Teramo alla Val Di Susa No Tav”.