“La risposta è stata vaga ed insufficiente”, sostiene Di Bonaventura, “ poiché non c’è nessuno studio ad oggi che ci porti a dire che queste opere siano prioritarie per garantire la sicurezza del territorio. Così, come da consuetudine berlusconiana, sono arrivati gli insulti alla minoranza, cercando di distogliere l’attenzione dalla loro inefficienza. Di fronte a tanta ignoranza, la decisione di tacere e andarsene è sembrata la più giusta. È doveroso denunciare, inoltre, l’atteggiamento parziale del presidente del consiglio comunale, il quale invece di garantire un giusto contraddittorio, si è limitato ad osservare “l’opera di Pulcinella” del sindaco Monti, senza dare l’opportunità all’opposizione di esporre le proprie proposte tra le quali un’analisi dettagliata tra cui un’analisi dettagliata delle cause dell’alluvione del 2007, utili a definire una scaletta chiara e selettiva degli interventi da realizzare, anche in funzione di quanto rilevato dallo studio Galli”.