Da qualche giorno, su preciso indirizzo politico, il Comune ha provveduto a rimuovere una serie di arredi urbani pensati nel momento in cui fu disegnata la rotatoria all’innesto con le via Gramsci e Rossini.
Sulla vicenda prende posizione e avanza interrogativi Daniele Laurenzi, capogruppo in consiglio comunale della lista La Fonte-Uniti per Nereto.
“Ho chiesto spiegazioni all’Ufficio Tecnico”, argomenta Laurenzi, ” che mi ha riferito di una non meglio specificata decisione degli amministratori in quanto i cordoli avrebbero creato pericoli e intralcio alla circolazione poiché privi dei cartelli direzionali.
Occorre ricordare che i pali con i cartelli direzionali mancano guarda caso da maggio 2014, i cordoli sono stati realizzati contemporaneamente alla rotatoria progettata da l’amministrazione di centro-sinistra e realizzata durante la gestione commissariale (2008). Ritengo sia una demolizione inutile, priva di razionalità e soprattutto contraria alla progettazione approvata, sicuramente non giustificata da eventuali richieste di qualcuno! Bastava ripristinare la segnaletica verticale. Quanto sono costati quei cordoli? Quanto è costata la demolizione? Chi paga?”.
Laurenzi, però, pone l’accento anche sull’aspetto legato al decoro urbano.
” La realizzazione delle isole di pre-canalizzazione in sampietrini con cordoli in travertino”, racconta, ” non è stata fatta a caso, bensì sapientemente sono stati utilizzati gli stessi materiali del rondò in sampietrini, adesso vogliamo scommettere che gli daranno una “leccata” di vernice….per ridisegnare i triangoli”.