Teramo, Commissione Controllo e Garanzia: gruppi consiliari di maggioranza chiedono le dimissioni di Manola Di Pasquale

manola_di_pasqualeTeramo. Un botta e risposta a suon di richieste di dimissioni. Ieri il gruppo consiliare di minoranza chiedeva le dimissioni dell’assessore comunale all’Urbanistica Corrado Robimarga, a seguito della sentenza del Tar che ha bloccato il progetto relativo allo svincolo della Gammarana del Lotto Zero.

Oggi la richiesta di dimissione giunge dai gruppi consiliari di maggioranza, Pdl, Lista Civica Al Centro per Teramo, Udc, ed è rivolta a Manola Di Pasquale, in veste di presidente della Commissione comunale di Controllo e Garanzia.

“Il presidente” si legge nella nota “utilizza il proprio ruolo e la Commissione per personali strumentalizzazioni politiche di basso profilo. La scelta arbitraria di inviare alla Corte dei Conti la relazione sullo svincolo del Lotto Zero in qualità di presidente, nonostante il parere contrario della maggioranza dei componenti della Commissione, dimostra come la Di Pasquale non abbia le qualità per ricoprire il ruolo di garanzia che un Presidente di Commissione dovrebbe avere”.

I gruppi consiliari di maggioranza, pertanto, invitano il Consigliere Di Pasquale a compiere un gesto di responsabilità rassegnando le proprie dimissioni.

Secca la replica della diretta interessata Manola Di Pasquale. “La Commissione di Garanzia e Vigilanza in questi anni ha sempre lavorato nell’unico obiettivo di garantire e tutelare il cittadino e la collettività. Una cattiva amministrazione e procedimenti amministrativi errati ledono inesorabilmente gli interessi del cittadino e delle famiglie teramane rendendoli più poveri, la commissione nel suo piccolo tenta di evitare che ciò si verifichi. L’attuale amministrazione di centro destra non può pensare di governare senza il controllo dell’opposizione, non può pensare di renderci muti e di far pagare ai cittadini le loro incapacità ed inadeguatezze. Non mi lascerò intimorire e continuerò il mio lavoro con l’onestà e la trasparenza di sempre nell’unico interesse che è quello della tutela degli interessi della mia città. In merito all’attività condotta sul progetto lotto zero, la relazione da me sottoscritta e condivisa dai consiglieri di minoranza è stata trasmessa al Segretario Comunale perché su mia specifica richiesta venisse trasmessa alla Corte dei Conti, non per demagogia: se vi sono stati degli errori è giusto che a pagare siano gli amministratori e non i Teramani.

Il commento di Alberto Melarangelo, segretario Unione Comunale Pd Teramo. “Spiace dover registrare per l’ennesima volta un’ulteriore comunicazione ingannevole da parte delle forze di centro-destra che governano la Città di Teramo, una caratteristica che le contraddistingue e che fa coppia con la politica degli annunci e della propaganda. Invece di dare delle risposte chiare e risolutive dopo l’ennesima e clamorosa bocciatura del TAR Abruzzo su un’opera fondamentale quale lo svincolo del Lotto 0 nel quartiere Gammarana, il PDL, l’UDC e i Civici a testa bassa, sparano a zero sull’opposizione chiedendo addirittura le dimissioni del presidente della Commissione di Garanzia e Controllo comunale. Si sposta l’obiettivo per nascondere il reale problema, ovvero un grave e reiterato errore amministrativo, per il quale non si è in grado di offrire uno straccio di soluzione, se non quella già bocciata e non realizzabile che di fatto condanna una fondamentale opera viaria all’incompletezza. I consiglieri del PD con grande senso di responsabilità nei confronti della Città, preoccupati per uno stallo amministrativo non più sostenibile, non hanno fatto altro che denunciare questa situazione, nel pieno svolgimento del ruolo di puntuali controllori delle attività del comune, al quale ci hanno chiamato i cittadini. Chiedere invece le dimissioni della Presidente della Commissione di Garanzia e Controllo comunale, Manola Di Pasquale, dimostra il livello di prepotenza della destra teramana e il desiderio di mettere il bavaglio a chi non si allinea al loro potere: la commissione in questione esiste proprio per esaminare tutti gli atti e verificarne la correttezza e il presidente per legge è espressione della minoranza e votato esclusivamente dai consiglieri dell’opposizione! Per questo tale richiesta è inaccettabile, fuorviante e illegittima, e a Manola Di Pasquale esprimo la piena fiducia a nome di tutto il Partito ringraziandola per il coraggio e la competenza che mostra in questo puntiglioso lavoro a garanzia della collettività. Anche perché in quella sede, da più di un anno, a seguito di audizioni, relazioni e raccolta di documentazioni, si è lavorato alacremente giungendo alla stessa conclusione che ha portato alla triplice sentenza del TAR: il progetto presentato da questa Amministrazione non è realizzabile. Bastava dare ascolto al serio lavoro di questo organismo del Consiglio Comunale di Teramo per fare scelte più corrette. Il PD lavora per il progresso e lo sviluppo di Teramo più e meglio di chi presenta proposte e progetti errati e bocciati da tribunali e autorità di controllo: questa è la verità da far conoscere ai cittadini”.

E solidarietà al presidente Di Pasquale esprime anche la segreteria comunale dell’IdV, che “nel rinnovare la fiducia al presidente colgo l’occasione per sottolineare al Dott. Brucchi e alla sua ciurma, di non esasperare gli animi e di ritenere la denuncia alla Corte dei Conti, un atto di buona amministrazione”.

Il Partito della Rifondazione Comunista di Teramo esprime, poi, preoccupazione per “l’isterica reazione della maggioranza consiliare al Comune di Teramo che chiede le dimissioni del presidente della Commissione di Garanzia e Vigilanza, Manola Di Pasquale, in quanto presunta colpevole dell’invio della documentazione in merito alle procedure seguite per la realizzazione dello svincolo del Lotto Zero alla Gammarana. Sorgono spontanei, inoltre, alcuni interrogativi: perché tanta paura della Corte dei Conti? Il ruolo della Commissione di Garanzia, non è forse proprio quello di garantire la trasparenza, la regolarità dell’attività amministrativa? È forse un caso che lo Statuto comunale assegna alla minoranza la presidenza di tale Commissione? Se così non fosse, la maggioranza si ritroverebbe ad essere sia controllato e che controllore. Forse è arrivato il  momento, per la maggioranza di centrodestra, di iniziare una riflessione sul percorso fino ad oggi intrapreso: sicuramente non è utile, agli interessati consiglieri e tantomeno ai cittadini, difendere ad ogni costo “il manovratore. E’ bene precisare, inoltre, che la decisione di interessare la Corte dei Conti su quanto stava accadendo, è stata condivisa dal Presidente con i membri della minoranza partecipi alla Commissione. Al presidente Manola Di Pasquale, riconfermiamo tutta la nostra fiducia e stima per come sta portando aventi il suo lavoro”.

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