Pineto. Oltre 200 mail giunte in meno di 48 ore e inviate anche dall’estero, di cittadini originari di Pineto ma emigrati per motivi di lavoro. Sta avendo successo l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Pineto “Una mail per salvare l’ospedale di Atri”, promossa attraverso il sito ufficiale del Comune adriatico. Chiunque può inviare una mail a sostegno dell’iniziativa pinetese, per impedire che la struttura sanitaria atriana venga penalizza, che il reparto di cardiologia venga dimezzato con la chiusura dell’Unità di Terapia Intensiva Coronarica.
“Sono arrivate mail dalla Germania, dalla Svizzera, dall’Argentina”, fa sapere il sindaco Luciano Monticelli, “ce ne sono alcune anche commoventi. Una in modo particolare di un ragazzo che risiede nella zona della Val Fino e che ha bisogno di cure che vengono prestate dalla cardiologia del nostro ospedale. Dice che lotterà assieme a noi per impedire che l’ospedale di Atri possa essere penalizzato”. All’iniziativa hanno aderito anche esponenti dell’area di centro destra del comprensorio atriano e che hanno dunque voluto inviare la mail al Comune di Pineto, governato da un’amministrazione di centro sinistra, a conferma che la “battaglia” per la tutela del San Liberatore di Atri è comune e trasversale. Quindi non ha identità politica.
“Questo ci inorgoglisce”, prosegue il primo cittadino pinetese, “in quanto conferma che la nostra non è un’iniziativa astratta giusto per… Nient’affatto. Qui c’è in ballo la salute dei cittadini. Inoltre stiamo portando avanti l’azione legale perché dinanzi al Tar vogliamo andarci. Non è possibile che si debba penalizzare il nostro ospedale che peraltro abbraccia anche una buona fetta di utenza dell’area di Montesilvano. Tant’è che abbiamo ricevuto alcune mail anche di cittadini che risiedono in questo Comune. La raccolta delle mail andrà avanti e non escludiamo a questo punto neppure l’organizzazione di una manifestazione pubblica”.