I numeri sono numeri, secondo Di Marco. “La riforma dice che se un plesso scolastico non supera i 50 alunni deve essere accorpato con altri. Tutti stiamo cercando di calare la riforma nel modo più idoneo sul territorio, dando la priorità alla qualità didattica offerta agli alunni, cercando di garantire un buon livello dei servizi alle famiglie. L’amministrazione comunale ha proposto al dirigente dell’Istituto Comprensivo di Castellalto ( che comprende le scuole di primo e secondo grado dei comuni di Castellalto e Canzano) e al responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale ex Provveditorato una prima possibile soluzione, finalizzata ad un miglior uso delle strutture scolastiche comunali della Vallata del Tordino, avviando un interplesso delle elementari tra Castellalto e Villa Zaccheo. L’intento è quello di superare la criticità che si è verificata nell’applicare la riforma e, nel mentre, continuare a lavorare a quel progetto di rilancio abitativo ed economico di Castellalto capoluogo, costituito principalmente sulla costruzione a breve di 12 alloggi di edilizia agevolata da riservare a giovani coppie”.
Una seconda soluzione, secondo Di Marco, potrebbe essere una collaborazione con Canzano, che sembra avere qualche criticità numerica di alunni sulla scuola media.
“Sono e rimango d’accordo con i genitori degli alunni di Castellalto che stanno lottando per avere gli stessi diritti scolastici per i propri figli, evitando la pluriclasse. Abbiamo avviato un percorso non facile, ponendoci in una posizione di mediazione complessa delle esigenze che vengono dai territori. L’invito che faccio all’Istituto Comprensivo di Castellalto, all’Ufficio Scolastico Provinciale e ai genitori è quello di favorire una soluzione di alto profilo didattico, con una equa ripartizione di oneri e onori, in modo da creare condizioni di generale plusvalore”.