Così tuona Alberto Di Croce, esponente IdV, a seguito delle recenti dichiarazioni in proposito del sindaco Maurizio Brucchi. Non solo. Il politico ironizza paragonando il Lotto Zero alla costruzione della Sagrada Famiglia di Barcellona, per la quale “ci sono voluti 130 anni e l’attuale Papa per l’inaugurazione; per il Lotto Zero quantomeno verrà scomodato il presidente del Consiglio; però, visti i tempi biblici per completare l’opera, almeno per noi è consolante pensare che non sarà Silvio Berlusconi a tagliare il nastro”.
Di Croce ricorda che lo scorso 7 aprile Brucchi annunciò la nomina di un ispettore di cantiere che avrebbe dovuto far rispettare il cronoprogramma dei lavori da concludersi tassativamente entro ferragosto 2010.
“Oggi” continua l’esponente IdV, “a gennaio 2011, di “tassativo” Brucchi ha solo individuato le insegne e la segnaletica installate dai cittadini e per non mettere le mani nelle tasche dei teramani, ha incaricato al riguardo una ditta esterna, in outsourcing. Emulo del più noto Primo Ministro, le mani le mette al collo e peggio dello sceriffo di Nottingham tartassa come più non si può i teramani, che ormai sanno di dover pagare anche l’aria che respirano, almeno Brucchi sarà nei loro polmoni ad ogni istante con tanto affetto”.