Varrassi, spiega ancora Acerbo, ha presentato ricorso al Garante per la protezione dei dati personali nei confronti del Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A., in qualità di editore del settimanale “L’Espresso”, contestando la liceità del trattamento effettuato dal settimanale in relazione alla pubblicazione, nel giugno 2001, di un articolo in cui si dava notizia della appartenenza dei ricorrenti ad una loggia massonica francese, indicandone nome, cognome, il numero di tessera, la loggia di appartenenza, la professione dichiarata, nonché la città di residenza. “I ricorrenti lamentano, in particolare, di non aver ricevuto riscontro ad un’istanza inoltrata, nel luglio 2001, ai sensi dell’art. 13 della legge n. 675/1996 con la quale avevano chiesto di conoscere tutti i dati personali che li riguardano, la loro origine, la logica e le finalità del trattamento, nonché di ottenere la cancellazione degli stessi”. Tale ricorso fu dichiarato inammissibile dal Garante.
“Non voglio sindacare le competenze professionali e le abilità manageriali del nuovo direttore generale della ASL teramana” dice Acerbo “nè esprimere giudizi aprioristici e pregiudiziali essendomi limitato a riferire circostanze di cui sono venuto a conoscenza attraverso la consultazione di fonti pubbliche come internet e gli organi di informazione”. Acerbo, tuttavia, presenta un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale per sapere “se sia a conoscenza dei fatti e delle circostanze riferiti o se ne abbia accertato la veridicità e se la procedura di nomina sia stata conforme alla normativa vigente in materia”.
Asl di Teramo: Giustino Varrassi è il nuovo manager