“ Da quando è stato introdotto il sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti”, si legge in una nota di Giuseppe Capriotti, segretario del Pd, “ i costi sono lievitati del 90% ed oggi, dopo il ritocco del 15% apportato dall’attuale esecutivo, le somme incassate dalla Tarsu non bastano a coprire i costi del servizio. Il paradosso è che, con i problemi delle discariche nella vallata, ci costa di più smaltire un chilo di umido, cioè di immondizia differenziata, che un chilo di indifferenziata: tecnicamente ci conviene non differenziare. Il problema va affrontato: invece di aumentare i costi della Tarsu, come ha fatto il centrodestra, perché non lavorare per abbattere i costi”. Il partito di opposizione lancia un’idea, peraltro in uso altrove, ossia quella di incentivare il compostaggio domestico, operazione quella che potrebbe ridurre i costi per i contribuenti (che sarebbe motivati nel differenziare l’organico in casa) ma anche per l’ente, che dovrebbe smaltire meno rifiuti in discarica. “Non vogliamo scaricare su Vagnoni eventuali colpe di passati amministratori”, si legge ancora nella nota, “ quello che rimproveriamo è l’immobilismo nell’affrontare il tema. Nulla è stato fatto per cercare di migliore il ciclo dei rifiuti”. Decisamente più critico, invece, è il giudizio che il Pd da dell’amministrazione civica sulle linee attorno alle quali viene disegnato il nuovo piano spiaggia comunale. E’ giusto che le opposizioni siano all’oscuro di quello che si sta decidendo per il nostro arenile?” si interroga Capriotti. “ Come qualcuno le ha imparato, consigliere Vagnoni, si è precipitato a coinvolgere solo gli operatori turistici in questa importante decisione. Ma il piano di spiaggia non è un fatto che interessa solo chi ha un’attività sul lungomare, ma interessa tutti i martinsicuresi. E invece, come al solito ci si rifà a metodi da prima repubblica. Gli operatori turistici vanno coinvolti, ma non rappresentano sicuramente tutta la cittadinanza; i loro interessi economici si devono conciliare con l’interesse generale. Noi pretendiamo di sapere qual è la visione di sviluppo che si vuole dare al nostro arenile. Pretendiamo di essere coinvolti; sarebbe necessario e quantomeno opportuno in tal senso coinvolgere anche la cittadinanza su questo importantissimo argomento”.