A raccontare l’episodio la delegazione dei soci dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti dei circoli di Ascoli Piceno e Pescara presente nella sala consiliare. Stando a quanto raccontato dalla delegazione, sembra che un socio abbia chiesto la parola durante l’incontro per chiedere alla Hack il suo parere in merito alla delibera del novembre 2009 che riguarda l’obbligo di affiggere il crocifisso nei luoghi della comunità giuliese. “La professoressa” sottolinea la delegazione “ovviamente ha dato un parere fortemente negativo a questo abuso di potere, facendo notare che la laicità dello Stato è un valore fondante della nostra Repubblica. Il sindaco, a questo punto, preso completamente alla sprovvista, avrebbe cercato di giustificarsi tirando in ballo le “radici” culturali della nazione.
Stando, però, al racconto dell’Uaar, il socio avrebbe poi chiesto di nuovo di intervenire, ma sembra che gli sia stata tolta la parola. “E’ stato apostrofato di provocatore” tuonano gli altri soci, “di maleducato, di voler strumentalizzare la vicenda etc… insomma i soliti giochini per non rispondere a domande scomode”.
Il Circolo Uaar di Pescara, pertanto, ha deciso di rivolgersi all’amministrazione di Giulianova per reiterare la richiesta di ritirare quella delibera in quanto violazione dei diritti fondamentali dell’uomo, ricordando che i soci hanno provveduto a presentare un esposto alla Segreteria della Presidenza della Repubblica, un anno fa, affinchè venga annullata la delibera, in caso di non ritiro.