Presenti le massime cariche politiche del centrodestra a livello comunale, provinciale e regionale. Tra i tanti, anche l’assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni, accolto in una sala stracolma da un lungo e scrosciante applauso.
Obiettivo dell’incontro, come ha ricordato nella sua introduzione Mauro Di Dalmazio, assessore regionale alla Cultura e capogruppo de L’Abruzzo al Centro al Consiglio comunale di Teramo, “la necessità di riaffermare la politica, invasa nei suoi spazi in un momento così particolare. Se ci si abbandona alla strumentalizzazione, si crea un vuoto che può essere riempito da altri, da chi, magari, non ha come obiettivo il bene della comunità”. Non rifugge Di Dalmazio al richiamo delle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto la sua coalizione di governo, ma senza timori rilancia: “Noi dobbiamo avere come monito: “guai ad interrompere il corso della giustizia”, ma è anche vero che non dobbiamo esserne influenzati. Non è il tempo delle dimissioni affrettate, ma è il tempo di rilanciare questo progetto”.
Durante il convegno, sono state così ripercorse le tappe che hanno portato a quella che i presenti in sala hanno definito “una piccola rivoluzione” per la città teramana, vittima, secondo Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo, della mancata pianificazione. Lotto Zero, Cult, Apogeo i progetti maggiormente menzionati, con un occhio di riguardo, ovviamente, per la spina nel fianco del capoluogo, il traffico.
Negli ultimi tempi, infatti, alle famiglie teramane sono stati somministrati dei questionari in cui veniva chiesto l’argomento di maggior interesse per la cittadinanza. Sul podio il traffico e la mobilità, seguiti dalla famiglia e dal centro storico. Ci ha pensato il primo cittadino a rassicurare la popolazione sui progetti in cantiere per quanto riguarda il primo punto. “Ho la fortuna” ha, infatti, sottolineato “di raccogliere i frutti di questa pianificazione, che porterà presto all’apertura del primo tratto del Lotto Zero, in modo da avere finalmente due punti di ingresso a Teramo. Con 4 milioni di euro, inoltre, la Regione ci permetterà di lavorare in via Po, dove il muro che costeggia la strada sarà finalmente abbattuto. Completerà il progetto la corona di parcheggi pensata perché Teramo diventi realmente la città del pedone e della bicicletta, ma per farlo occorre lavorare al nuovo teatro. Tutto questo è stato possibile, perché nel 2004 abbiamo avuto la capacità di pensare alla città del futuro”.
Tania Di Simone