A conclusione dell’incontro, l’associazione ha deciso che dall’assemblea partisse all’indirizzo dell’amministrazione comunale un documento con le seguenti richieste:
1) Rispetto del peculiare paesaggio giuliese con riduzione delle altezze degli edifici e con studiati varchi visivi tra gli edifici verso la collina ed il Gran Sasso.
2) Ottenimento di tutte le spettanze previste dal PRUSST dell’ex SADAM e dal PRU dell’ex ADS-FOMA da tradurre, poi, in opere pubbliche.
3) Vincolare a verde pubblico l’area del “cannocchiale verde” e acquisirla con le risorse derivanti dalle spettanze di cui sopra per realizzarvi il parco urbano da sempre previsto.
4) Realizzazione di un vero teatro di proprietrà pubblica con palcoscenico adatto ad ospitare anche le grandi compagnie teatrali nazionali.
“L’importante pagina di democrazia scritta sabato pomeriggio – si lconclude in una nota – dice in maniera chiara che i cittadini sono interessati alla politica (anche quando tratta materie difficili) se vengono rispettati e informati su temi che hanno a che fare con la loro vita quotidiana. E dice, anche, che l’urbanistica, specialmente quando interessa grandi e importanti aree non può essere decisa nel chiuso di segrete stanze ma è affare che riguarda tutti: amministratori, proprietari, imprese e cittadini. L’insegnamento, quindi, per il futuro, non può che essere quello di praticare l’urbanistica partecipata, in cui i grandi progetti vengono discussi anche con i cittadini”.