La pedalata inaugurale ha visto la partecipazione di numerosi ciclisti, di tutte le età, che hanno potuto apprezzare un percorso agevole e ricco di bellezze naturali e storico-architettoniche, che, attraverso strade non asfaltate (finalmente l’esperienza Toscana, tanto citata, viene applicata anche da noi) partendo dall’antica chiesa di Santa Maria a Vico incontra numerosi punti interessanti. La prima sosta dei numerosi partecipanti presso un antico frantoio, con torchio di legno del 1600, illustrato dal disponibile e simpatico proprietario che ha voluto offrire anche pane e olio, innaffiato con del vino locale, dando ai numerosi turisti una tipica testimonianza della calda ospitalità abruzzese. Quindi la carovana ha effettuato una seconda sosta per ammirare un ulivo particolare: un patriarca con 400 anni di vita. Terza sosta a Sant’Angelo Abbamano: antica chiesa rupestre, da poco restaurata, collocata sull’area di un vecchio monastero fondato a sua volta su un tempio romano. Qualche partecipante ha ricordato il ritrovamento, in zona, di un cippo miliario, rinvenuto nel 1823, testimonianza del passaggio di un’antica via romana in Val Vibrata, che dal mare raggiungeva Roma forse passando nelle Gole del Salinello, come ipotizza lo storico Niccola Palma. Era questa l’antica Via Metella, come ribattezzata dal Palma in onore del console Lucio Cecilio Metello che la realizzò nel 1° sec. avanti Cristo. Quindi, dopo la visione di una prima pinciara (la tipica casa di terra di cui la Val Vibrata è molto ricca) il percorso discente sul fondovalle del Salinello, per poi risalire di nuovo verso la Valle del Vibrata, costeggiando vigneti ed aziende agricole, incontrando le numerose “pinciare” che hanno dato il