A qualcuno può sembrare una provocazione, ma i sindaci di Tortoreto (Gino Monti) e di Alba Adriatica (Franchino Giovannelli), nelle ultime settimane, anche pubblicamente, hanno parlato della possibilità di lavorare attivamente per sancire una riunificazione, forse difficile sul piano burocratico, ma possibile sul piano di una collaborazione su piccole e grandi cose che potrebbe cancellare una divisione che esiste solo sulla carta. “ Parlare di campanilismo oggi”, sottolinea Gino Monti, sindaco di Tortoreto, “ è sciocco. La scelta fatta nel 1956, di dividere le due municipalità, è stata scellerata e credo che ci possano essere le possibilità di rimettersi assieme. I due territorio, poi, si completano a vicenda: Alba Adriatica ha una vocazione più commerciale, Tortoreto una più residenziale. Mettersi assieme potrebbe rappresentare l’occasione per un rilancio delle due cittadine sotto tanti punti di vista”. Il Comune di Alba Adriatica è stato fondato nel 1956, da una costola dell’allora municipalità di Tortoreto (Tortoreto Stazione), per una serie di ragioni soprattutto economiche e solo in parte giustificabili con il campanilismo, che oggi non ha ragione di esistere. Programmare una fusione tra le due municipalità non è cosa semplice, e soprattutto impone dei passaggi condivisi che sul piano burocratico non sono nemmeno rapidi, ma qualcosa può essere fatto da subito: come un consorzio per le manifestazioni e per la gestione associata, per esempio, della polizia urbana. Dalle piccole cose, naturalmente, si può pensare poi di prevedere una riunificazione. “ E’ la situazione economica ed anche le politiche governative ad imporre questo ragionamento”, aggiunge Monti. “ Sarebbe bello tornare sotto la stessa bandiera, ma se questo non sarà possibile le due municipalità, e su questo con Giovannelli c’è ampia convergenza di idee, potrebbero gestire una serie di servizi ed attività sotto forma di un consorzio. Insieme i due Comuni avrebbero una popolazione di quasi 25mila abitanti con innegabili vantaggi anche sul piano economico”.