Roseto. Gli stati maggiori del Partito Democratico riuniti questa mattina nella Villa Comunale di Roseto, alla presenza degli amministratori delle città in cui il Pd è al Governo. Al centro del dibattito, la manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi, contestata dal Pd perché penalizzante nei confronti degli enti locali. Presente Davide Zoggia, responsabile nazionale del pd per gli enti locali che ha dipinto un quadro preoccupante della situazione, accusando peraltro il Governo di raccontare menzogne alla gente. Il Pd, comunque, non sta a guardare e ha anche avanzato una proposta di legge per fare in modo che si intervenga laddove il Governo ha dimostrato di essere in grave difficoltà.
A margine dei lavori della giornata, il Sindaco Franco Di Bonaventura è intervenuto dopo quanto accaduto ieri sera in consiglio comunale. E’ stato apostrofato con epiteti pesanti dal consigliere comunale Antonio Norante. Il primo cittadino ha così commentato: “Quello che è accaduto rappresenta certamente la pagina più brutta della storia istituzionale di Roseto. Per questo sento il dovere e l’urgenza di chiedere scusa alla Città, perché il luogo deputato all’esercizio della democrazia è stato svilito da comportamenti irresponsabili e non consoni alla sede. Auspico che attraverso l’intervento del Presidente del Consiglio”, ha concluso il Sindaco Di Bonaventura, “si riconduca quel luogo al suo più vero e alto significato, ovvero sede di confronto libero e civile, perché la storia dei 150 anni di Roseto impone a chi siede sugli scranni del Consiglio Comunale di avere un atteggiamento civile ed urbano, per compiere il proprio dovere di rappresentante delle istituzioni”.
Sulla questione è intervenuto anche il responsabile locale del Pd, Celestino Salvatore (foto in basso a sinistra), nonché consigliere comunale. “E’ stato dato dell’imbecille al Sindaco”, racconta Salvatore, “ripetutamente, pubblicamente, a microfono e telecamere accese. Il Presidente del Consiglio, dopo avere tentato invano di ricondurre alla ragione il consigliere Norante, ha correttamente sospeso la seduta”. Nel corso della conferenza dei capigruppo, convocata seduta stante, il consigliere Norante ha rifiutato di fare pubblicamente le sue scuse al Sindaco e questi, parte offesa, ha comprensibilmente rifiutato di rientrare nell’aula alla ripresa dei lavori de Consiglio. Il gruppo consiliare del Pd, su richiesta di Celestino Salvatore, ha abbandonato l’aula per stigmatizzare l’accaduto e per solidarietà al primo cittadino. “Il Pd di Roseto deplora i metodi di certa opposizione”, conclude Salvatore, “che ormai senza più idee e progetti, tenta di svilire le sedute dell’assise cittadina con linguaggi ed atteggiamenti che offendono l’intera città, prima ancora che l’Istituzione”. Non sono comunque escluse azioni legali da parte del primo cittadino rosetano nei confronti di Norante.