Martinsicuro. Alla vigilia dell’approvazione del bilancio di previsione il Pd di Martinsicuro, forza di minoranza, aveva espresso una riflessione molto critica sulla gestione finanziaria dell’ente.
Lo strumento è stato approvato e con esso arrivano repliche e precisazioni da parte della giunta guidata dal sindaco Paolo Camaioni.
La nota
“Come precisato a più riprese nel corso del Consiglio Comunale”, si legge, ” l’ultima riflessione del PD sul bilancio dimostra ancora una volta una conoscenza molto confusa e frammentaria dei meccanismi amministrativi da parte degli esponenti della locale sezione o, più probabilmente, l’intenzione di ignorarli volutamente nel tentativo di creare cattiva informazione per un esclusivo tornaconto politico.
Ricapitoliamo:
Il primo punto all’ordine del giorno recitava testualmente:
“Disavanzo di amministrazione a seguito di riaccertamento straordinario. Approvazione modalità di ripiano ai sensi del Decreto Ministeriale del 2 Aprile 2015”.
Si tratta di un procedimento tecnico-contabile adottato, al pari di tutti gli altri Comuni, ai sensi del Decreto Legislativo 118/2011 che sulla base delle disposizioni del DM del 2 Aprile 2015, a partire dal bilancio di previsione dell’anno in corso, prevede che l’accertamento venga registrato solo a seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate.
Davvero sconcertante, poi, quando si parla di approccio alla facile spesa nei confronti di un’Amministrazione che ha ridotto l’indebitamento di 1,2 milioni di euro in 3 anni, senza aumentare le tasse e lasciando assolutamente inalterate le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale.
Commovente, infine, quando scrivono di volere condividere l’accantonamento di 406.000 Euro per i contenziosi, evitando di ricordare che tutte le situazioni che hanno implicato queste uscite sono state causate anche dagli amministratori della loro parte politica e, soprattutto, che nessuno si è mai premurato di accantonare prudenzialmente delle somme in tal senso.
Siamo consapevoli del fatto che approvare un bilancio di previsione il 7 Settembre lascia un po’ di amaro in bocca, specialmente se tale circostanza è dettata più dalle scelte del Governo centrale che non dalla volontà della nostra Amministrazione; ma è molto semplice parlare di programmazione, pianificazione o previsione quando non si hanno responsabilità amministrative dirette in un quadro normativo come quello attuale”.
Siamo stati anche noi in minoranza. Sappiamo bene che la critica nel merito e nel metodo ci può stare e deve essere accettata; ma la disinformazione NO! Inganna prima di tutto i Cittadini ed in secondo luogo non giova a chi la promuove. Molto più utile provare a fermare il vento con le mani”.