Silvi. Il Partito Democratico di Silvi punta il dito contro il primo cittadino, Gaetano Vallescura, che in questi giorni ha chiesto pubblicamente scusa alla cittadinanza in merito alla vicenda dello stabilimento balneare a ridosso della passeggiata di via Taranto. Il gruppo si chiede, infatti, se si tratti di un sindaco o di un geometra e, pertanto, se sia opportuno che un progetto porti la sua firma.
Per questo motivo, il Pd ha deciso di pubblicare un manifesto, in cui si chiede direttamente a Vallescura se sia intenzionato a chiedere scusa anche in riferimento ad un’altra serie di problemi elencati dal gruppo politico.
“Il nostro primo cittadino, titolare di un avviato studio tecnico” spiega meglio il Partito Democratico di Silvi, “continua tranquillamente a redigere e firmare progetti edili, malgrado le ovvie considerazioni di imbarazzo che si sollevano nella cittadinanza. Quello che ci preoccupa, speriamo in maniera errata, è la possibilità che ci siano canali preferenziali, involontarie collaborazioni o benevolenza nel corso dell’iter delle pratiche”.
La critica del gruppo è, dunque, rivolta direttamente alla professione di Vallescura, che, secondo i suoi membri, potrebbe rivelarsi un elemento determinante nell’influenzare le scelte riguardanti opere pubbliche come, appunto, quella di via Taranto.
“Considerato che lo studio tecnico Vallescura Gaetano, dopo anni di avviato lavoro si è costruito una clientela folta” si chiede, infatti, il Pd, “possiamo stare tranquilli che il sindaco si rechi in Regione o alla Provincia, esclusivamente per gli interessi dei cittadini tutti? Un giovane tecnico ha le stesse “aderenze” all’interno delle stanze del Comune? Un cittadino si sente più sicuro se il progetto lo disegna il sindaco della città?”
Questo tema, in realtà, sarebbe stato già affrontato nel 2004, quando si giunse alla cobnclusione che il sindaco può effettivamente firmare progetti se ha delegato ad altri la materia urbanistica. Ed è qui che si concentra allora la polemica del Pd. “Se abbia nominato un’assessore per tale materia ed a patto che non sia egli a rilasciare le concessioni edilizie” puntualizza, infatti, il gruppo. “Infatti oggi è il funzionario o dirigente del settore a rilasciare i progetti. Allora se permane questa interpretazione, caro cindaco, visto che continui a fare il tecnico e che quindi vuol dire che non sei un sindaco a tempo pieno, intendi restituire gli stipendi-indennità che ti sono dovuti per l’impegno a tempo pieno pagato da noi cittadini?”.
Silvi. Il Partito Democratico di Silvi punta il dito contro il primo cittadino, Gaetano Vallescura, che in questi giorni ha chiesto pubblicamente scusa alla cittadinanza in merito alla vicenda dello stabilimento balneare a ridosso della passeggiata di via Taranto.
Il gruppo si chiede, infatti, se si tratti di un sindaco o di un geometra e, pertanto, se sia opportuno che un progetto porti la sua firma. Per questo motivo, il Pd ha deciso di pubblicare un manifesto, in cui si chiede direttamente a Vallescura se sia intenzionato a chiedere scusa anche in riferimento ad un’altra serie di problemi elencati dal gruppo politico.
“Il nostro primo cittadino, titolare di un avviato studio tecnico” spiega meglio il Partito Democratico di Silvi, “continua tranquillamente a redigere e firmare progetti edili, malgrado le ovvie considerazioni di imbarazzo che si sollevano nella cittadinanza. Quello che ci preoccupa, speriamo in maniera errata, è la possibilità che ci siano canali preferenziali, involontarie collaborazioni o benevolenza nel corso dell’iter delle pratiche”.
La critica del gruppo è, dunque, rivolta direttamente alla professione di Vallescura, che, secondo i suoi membri, potrebbe rivelarsi un elemento determinante nell’influenzare le scelte riguardanti opere pubbliche come, appunto, quella di via Taranto.
“Considerato che lo studio tecnico Vallescura Gaetano, dopo anni di avviato lavoro si è costruito una clientela folta” si chiede, infatti, il Pd, “possiamo stare tranquilli che il sindaco si rechi in Regione o alla Provincia, esclusivamente per gli interessi dei cittadini tutti? Un giovane tecnico ha le stesse “aderenze” all’interno delle stanze del Comune? Un cittadino si sente più sicuro se il progetto lo disegna il sindaco della città?”.
Questo tema, in realtà, sarebbe stato già affrontato nel 2004, quando si giunse alla cobnclusione che il sindaco può effettivamente firmare progetti se ha delegato ad altri la materia urbanistica. Ed è qui che si concentra allora la polemica del Pd. “Se abbia nominato un’assessore per tale materia ed a patto che non sia egli a rilasciare le concessioni edilizie” puntualizza, infatti, il gruppo. “Infatti oggi è il funzionario o dirigente del settore a rilasciare i progetti. Allora se permane questa interpretazione, caro cindaco, visto che continui a fare il tecnico e che quindi vuol dire che non sei un sindaco a tempo pieno, intendi restituire gli stipendi-indennità che ti sono dovuti per l’impegno a tempo pieno pagato da noi cittadini?”.