Teramo. Il Movimento 5 Stelle Teramo punta il dito contro la proposta di bilancio preventivo 2015 che ci si appresta ad approvare in Consiglio Comunale, evidenziando vari punti.
Secondo i dati del consigliere Fabio Berardini, ci sarebbe un taglio di circa 60.000 euro per il Settore “Asili Nido, Servizi per l’infanzia e per i minori”; un taglio di circa 60.000 euro nel Settore “Scuola materna”; un taglio di circa 88.000 euro nel settore “Musei e pinacoteche” ed un taglio di circa 28.000 euro nel Settore “Attività culturali”.
“Mentre si taglia vergognosamente su questi settori, dall’altra parte il Comune incrementa di 280.000 euro la spesa per gli impianti sportivi – spiega il consigliere Berardini – Per questo Comune quindi, è più importante continuare a pagare le utenze dei palazzetti sportivi e garantire una remunerazione alla società privata Linea Informatica, piuttosto che investire in cultura ed asili nido. Questa Giunta, inoltre, anziché ridurre e rientrare dall’anticipazione di cassa ha deciso addirittura, per continuare a mantenere inalterate le proprie spese, di aumentarla, passando dai 30.940.000,00 euro del 2014 ai 50.300.000,00 euro per il 2015”.
E prosegue: “Tutte le aliquote della IUC vengono confermate e con esse viene introdotta anche l’ennesima porcata del Governo Renzi, ossia la tassa sui terreni agricoli al 7.6 x mille. Questo bilancio, otre ad essere impresentabile e privo di qualsiasi miglioramento per la città, si regge su alcuni stanziamenti veramente discutibili. Ad esempio si prevede nel 2015 circa 2.240.000,00 euro di proventi derivanti di multe dalla polizia (previsti 1.400.000 euro in più rispetto al 2014). Probabilmente vogliono forse risanare il bilancio con le multe ai cittadini! Circa 1.063.000 euro, inverosimilmente, dovrebbero arrivare da alienazioni di beni patrimoniali quando sia nel 2013 che nel 2014 la previsione è stata di circa 250.000 euro”.
In conclusione Berardini afferma che “questo bilancio, non solo andrebbe riscritto da capo poichè non riporta nessuna misura significativa di contenimento della spesa, ma non contiene, inoltre, nessuna misura per il rilancio della città e si limita solamente a far sopravvivere la Giunta Brucchi. Intanto Teramo muore”.