Una seconda analisi che il Pdl fa è quella legata all’aspetto politico-amministrativo, definendo la maggioranza “sconquassata”. “Il giochino di palazzo a cui tutti abbiamo dovuto assistere”, prosegue la nota, “praticato da giocatori professionisti, sa di stantio, di vecchia politica, in barba all’essere i portatori e garanti degli interessi collettivi. In un contesto storico ben preciso, fatto vivere alla nostra città, ovvero la prima fase dell’iter di approvazione della variante al prg, orfano di un assessore di riferimento che sarebbe dovuto essere di controllo e garanzia, si è accentrato tutto su chi se l’è tranquillamente potuta suonare e cantare da solo, riassegnando solo oggi quel ruolo in giunta”.
Il Pdl muove dure critiche anche all’indirizzo dell’Idv che avrebbe avallato questo modo di fare politica.
“Il paradosso creatosi all’interno dell’Italia dei Valori giuliese”, conclude il Popolo delle Libertà, “ci fa sobbalzare chiedendoci a questo punto cosa si intenda per valori nel partito del “Tonino il censore nazionale”. Ci rivolgiamo ai cittadini affinché leggano bene questi passaggi e capiscano con cognizione di causa cosa sta avvenendo all’interno della maggioranza politica che sta governando la nostra città, impegnata in queste pratiche piuttosto che nel risolvere i tanti, troppi problemi che si soffrono a Giulianova”.
Lino Nazionale