“Fumosa e assurda”. Per il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Fabio Berardini, la delibera presentata ieri in Commissione dal sindaco di Teramo, sull’esternalizzazione dei servizi educativi e per la prima infanzia, proprio non va.
Dopo aver rilevato come sia stata emblematica l’assenza in una discussione così importante dell’assessore competente Piero Romanelli, iI consigliere pentastellato ha contestato la scelta di presentare in Commissione un testo senza la necessaria documentazione che avrebbe consentito ai consiglieri di poter meglio studiare la questione e poter eventualmente fare delle osservazioni.
“Non si possono fare scelte”, sostiene il consigliere dei 5 Stelle, “senza avere un’idea dei costi degli asili nido, delle probabilità di incremento e decremento delle iscrizioni, senza avere una proiezione delle necessità del territorio e se ci sono o meno strutture private già operanti in città”.
Per Berardini, dunque, “la reale intenzione dell’amministrazione è quella di ricevere una delega in bianco dal Consiglio Comunale per poter esternalizzare e svendere ad un privato tutti i nostri servizi educativi per la prima infanzia”.
Nella delibera, infatti, non c’è alcun riferimento al numero di asili che potrebbero essere coinvolti da questa trasformazione né tanto meno alle modalità e agli investimenti necessari per attivare la procedura. Inoltre, lascia non poche perplessità il fatto che, al di là della scelta che sarà operata dall’amministrazione, finora non ci sia stato nemmeno un confronto con coloro che operano sul campo, ovvero con il personale dei nidi, le coordinatrici e le insegnanti che, quanto meno, avrebbero potuto dare delle indicazioni o suggerire dei percorsi da intraprendere, vista la necessità di contenere le spese.
“L’esternalizzazione”, dice Berardini, “caricherà sulle spalle dei genitori non solo le rette degli asili ma anche il lucro che un privato deve necessariamente fare”.