Cartone definisce quelle di Arboretti “reazioni scomposte” perché deluso come lo sarebbe chiunque “nel vedere il proprio castello di carte schiantarsi miseramente, a ciò che resta, tra abbandoni e scissioni, della sparuta pattuglia di Rifondazione Comunista. Incapaci di analizzare seriamente le ragioni di un fallimento politico senza precedenti che ne ha fatto personaggi alla Fantomas, cioè politicamente dei fantasmi”.
Dure critiche anche agli esponenti di Rifondazione. Secondo la lista “Per Mastromauro” “i rifondisti tentano maldestramente di empire di veleno i bicchieri altrui”, conclude Cartone, “arrivando a dire che l’amministrazione Mastromauro sembra aver perso qualunque senso di orientamento politico. Sono affermazioni a cui nemmeno replichiamo, ritenendole il frutto di una socio-nevrosi comunicativa dovuta alla irrefrenabile perdita di audience”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Pd di Giulianova con il suo capogruppo Emidio Andrenacci che definisce Arboretti, Cicconelli e Santuomo, i “tre moschettieri” per le critiche rivolte al piano di lottizzazione. “Dei tre”, dice Andrenacci, “l’unico che ha parlato dopo l’approvazione della Sup è stato Arboretti. Siamo alle solite. La Sup avrebbe fatto un ottimo lavoro, e sarebbe stata garante dei cittadini, se avesse bocciato la lottizzazione. Non avendolo fatto, anzi avendo approvato senza rilievi il Piano, e quindi dato ragione a quanto il sindaco e la maggioranza avevano giustamente sostenuto, ora è inaffidabile e preda di oscure trame trasversali”.
Lino Nazionale