Teramo, il Pd: “Gestione TeAm scriteriata”

“Costituisce solo l’ultima dimostrazione della gestione scriteriata della nostra partecipata nell’era Brucchi il quale, nonostante una oggettiva situazione di incompatibilità, continua a custodire gelosamente ma in modo inaccettabile la delega ai rapporti con la società stessa – affermano in una nota – La vicenda di ieri, con l’astensione del Presidente Mattucci sul nuovo organigramma aziendale dettata dall’assenza di chiarimenti sulla situazione attuale dell’assetto organizzativo, non è solo la rappresentazione plastica dell’attuale crisi politica del centrodestra teramano ma costituisce soprattutto uno schiaffo a chi dovrebbe rappresentare l’interesse pubblico generale alla gestione della società, che non può essere un affare di pochi in quanto la sua attività si riverbera in modo rilevante, soprattutto sul piano economico, sull’intera nostra collettività. Così come si è trattato di uno schiaffo alle organizzazioni sindacali, totalmente ignorate, e alla rispettabile figura dell’ingegner Polisini che, pur avendo dato tanto in questi anni per la società, è stato considerato in modo inaccettabile il solo capro espiatorio di una gestione scellerata che,sotto l’amministrazione Brucchi, ha prodotto un assetto in cui il rapporto tra dirigenti/impiegati e operai è pari a 1 a 3,6”.
“Un Cda – proseguono – all’interno del quale non è stata garantita alcuna rappresentanza delle forze di opposizione con il chiaro obiettivo di sfuggire a qualsiasi forma di controllo. Il centrodestra teramano, soprattutto nella misura in cui continua a sostenere le scelte politiche del sindaco che hanno reso in questi anni decisamente precaria la condizione della Teramo Ambiente, continua a mostrarsi totalmente  inadeguato ad affrontare in modo efficace  la situazione complessiva della società che oggi si trova in difficoltà  di fronte ad un bivio decisivo per il suo futuro, soprattutto in considerazione dell’ormai prossima scadenza dell’affidamento del servizio di Igiene urbana (30 aprile 2015) di cui questa maggioranza “sembra” incoscientemente non tener conto”.
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