L‘Aquila. “Non abbiamo ignorato il disagio di chi, nella nostra città, non è nelle condizioni di reperire autonomamente una dimora”. Stefania Pezzopane, assessore alle Politiche sociali, ha esordito con queste parole nella conferenza stampa indetta questa mattina per illustrare gli interventi del Comune nell’assegnazione di alloggi alle famiglie meno abbienti.
“A seguito del terremoto” sono aumentate le famiglie che non hanno dove dormire” ha spiegato la Pezzopane, denunciando una situazione di incremento del disagio sociale a seguito del sisma. “Tante delle persone beneficiarie dell’assegnazione degli alloggi effettuata dal Comune si trovavano già prima del terremoto in una situazione di difficoltà, avendo fatto richiesta di case popolari; tanti, però, a seguito del peggioramento delle condizioni economiche dopo il sisma, con la perdita del posto di lavoro, la lievitazione dei contratti d’affitto, l’impossibilità di coprire le spese necessarie al sostentamento, si sono ritrovati in condizioni tali da dover dormire, in alcuni casi, anche in macchina”.
I criteri di assegnazione degli alloggi fanno riferimento al profilo delineato dalla legge 328 del 2000: “Si tratta di famiglie in condizioni di povertà o con limitato reddito, nuclei monogenitoriali o con presenza di minori a carico. Si opera su condizioni di riscontrata fragilità sociale dei soggetti” ha specificato la dottoressa Patrizia Del Principe, dirigente comunale alle Politiche Sociali.
L’assessore Pezzopane ha spiegato come, nell’agosto 2010, subito dopo il suo insediamento, abbia predisposto un bando per reperire alloggi da destinare a tale categoria sociale: gli alloggi sono stati in parte reperiti nel sistema del privato, in parte tramite fondo immobiliare.
Delle 161 domande pervenute, si è effettuata una selezione mirante alla verifica del possesso dei requisiti da parte dei richiedenti: la commissione, presieduta dal magistrato Sgambati, ha stilato una graduatoria di 86 aventi diritto; in seguito alle rinunce la richiesta è ammontata ad un numero di 61 domande di alloggio.
“Mentre stiamo parlando si sta ultimando la consegna degli alloggi. Siamo riusciti, infatti, a coprire l’intera richiesta” ha affermato con orgoglio la Pezzopane. Gli alloggi assegnati sono ubicati nei quartieri di Pettino, Scoppito, Collebrincioni e Gignano. La spesa annua del Comune è di 284 mila euro l’anno: le quote degli affitti sono quelle stabilite nell’ordinanza concordata dalla SGE (Struttura per la gestione dell’Emergenza) e variano dai 500 agli 800 euro a seconda dei metri quadri dell’abitazione.
L’intento del Comune è quello di promuovere un nuovo avviso per l’anno entrante, in modo da stilare una graduatoria che tenga in considerazione ulteriori richieste di alloggi: l’auspicio della Pezzopane è quello di poter ricorrere, questa volta, agli appartamenti dei progetti C.A.S.E. e di M.A.P. che si vadano a liberare con il progressivo re-insediamento delle famiglie nelle abitazioni riparate dai danni del sisma. “Come discusso anche ieri in seduta di Consiglio, vorremmo utilizzare progetti CASE e MAP anche per interventi di politiche sociali, senza dover ricorrere alla richiesta ai privati”
Elisa Giandomenico