L’Aquila. “La positiva conclusione del confronto sullo sviluppo del SS. Annunziata di Chieti apre una nuova stagione di rilancio. La riflessione partita dalla vicenda della demolizione del Corpo C ha messo in campo una sinergia e una collaborazione che raramente si era vista all’opera. Ringrazio per questo tutti gli attori in campo: la ASL che ha saputo favorire l’ascolto e il dialogo, l’Ateneo che ha collaborato costruttivamente nella ricerca di soluzioni condivise, l’assessorato e il Dipartimento Salute che hanno individuato le risorse e i percorsi amministrativi per accogliere una migliore e più ampia prospettiva.
Due anni fa siamo partiti da una realtà dove era difficile far dialogare e conciliare le ragioni dell’Università con quelle degli ‘ospedalieri’, con una Regione che ‘imponeva’ alla ASL – avocando a sé la dichiarazione di pubblica utilità – un Project Financing dispendiosissimo che avrebbe azzerato per decenni la capacità di spesa dell’intera Regione (e non solo della ASL 2), un Tribunale che sentenziava la pericolosità di alcuni fabbricati, per i quali la Protezione Civile nazionale aveva stanziato fondi che ne imponevano la demolizione e il vincolo di inedificabilità successivo.
Abbiamo in questi due anni ricostruito collaborazione e spirito di comunità tra la ASL e l’Ateneo nella gestione del policlinico, respinto un Project Financing inutile se non dannoso, gettato le basi (con la nuova Rete ospedaliera) di una valorizzazione delle sue eccellenze.
Quanto alla ‘famigerata’ demolizione del corpo C, è bene chiarire che i fondi per demolirlo vennero richiesti dalla precedente amministrazione, a valere su un bando della Protezione Civile nazionale, che dopo aver selezionato le diverse proposte li ha assegnati imponendo un vincolo molto rigido. I 4,5 milioni disponibili potevano essere utilizzati solo per demolire il fabbricato, vietando di riedificarlo nello stesso sito. Da qui il progetto esecutivo studiato dalla ASL, che non ha potuto fare altro che dare seguito a una Delibera di Giunta Regionale, diretta conseguenza del finanziamento statale.
Quando i primari ospedalieri e universitari hanno sollevato obiezioni motivate e fondate contro l’abbattimento, mai nessuno ha posto ostacoli al dialogo. Ho sin da subito dato mandato al DG Schael, all’Assessore Verì e al Dir. D’Amario di confrontarsi con il comitato dei Primari e con il Magnifico Rettore Caputi senza pregiudizi, semplicemente chiarendo quali fossero i vincoli e gli obblighi di legge dentro i quali ci si poteva muovere. E così è stato, trovando alla fine del confronto una soluzione molto ampia, ambiziosa e lungimirante, che delinea una nuova prospettiva di sviluppo del SS. Annunziata, con un progetto radicalmente alternativo al fallimentare e pericoloso progetto che la nostra Giunta ha respinto, grazie anche al decisivo parere della ASl che ne ha decretato l’incongruenza con le sua attuali necessità oltre che l’insostenibilità economica.
Ringrazio quindi l’assessore Verì, il Direttore Generale Schael, il Magnifico Rettore Caputi, il Direttore del Dipartimento D’Amario e tutto il comitato dei Primari ospedalieri e universitari che hanno lavorato e lavoreranno ancor di più per dare corpo a questa nuova sfida, alla quale il Presidente della Regione continuerà a dare il massimo sostegno e la più ampia fiducia”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.