Ortona. Il sindaco Leo Castiglione davanti ai sindaci e al direttore generale della Asl ha evidenziato le seguenti problematiche:
«Nel settembre 2020 l’assessore regionale Nicoletta Verì ha annunciato su Ortona l’Ospedale di Base. Momento di grande soddisfazione perché significava restituire il giusto ruolo a un presidio che risponde a un territorio vasto come l’area della Marrucina e quella della Costa dei Trabocchi. Purtroppo a quell’annuncio non sono seguiti i fatti, le strategie aziendali avrebbero dovuto portare a rafforzare quei servizi necessari a definire il Bernabeo come Ospedale di Base.
Tra questi, primo tra tutti il Pronto Soccorso, il punto di accesso che consente all’ospedale di rispondere al suo ruolo di presidio di base offrendo ai cittadini una prima valutazione. Un Pronto Soccorso che invece è sempre più in difficoltà, soprattutto per la mancanza di personale e per la totale assenza di programmazione del fabbisogno del personale. In particolare dei 6 medici presenti attualmente ben 4 sono sulla via del pensionamento, per cui sarebbe assolutamente necessario integrare adesso il personale in modo da garantire un ricambio attraverso un passaggio di competenze. Inoltre il Pronto Soccorso ha difficoltà a ricoverare i pazienti ed è spesso costretto a mandarli altrove oppure nella migliore delle ipotesi a tenerli in una stanza allestita per l’occasione poiché i 33 posti di medicina previsti in fase pre covid sono stati ridotti a 10 per mancanza di personale. Altra notizia disarmante è che il laboratorio di analisi è in fase di graduale smantellamento o riduzione e di conseguenza il Pronto Soccorso dovrà avvalersi di un apparecchio per fare le prime analisi di routine che potrebbe però non consentire diagnosi accurate e approfondite poiché in caso di ulteriori necessità la provetta con il sangue dovrà partire, letteralmente, per Chieti. Questo significa aumentare notevolmente i tempi di attesa per i pazienti oltre che, secondo me, non essere così economico come si vuol far pensare. Il Pronto Soccorso può avvalersi nel 60 % delle notti unicamente di teleradiologia sempre in collegamento con Chieti che però non consente di fare ecografie oppure Tac con mezzo di contrasto. Per finire il Pronto Soccorso non può avvalersi dei professionisti della dermatologia o ortopedia in servizio nell’ospedale per i consulti in caso di necessità questo significa mandare il paziente in altri ospedali.
La Radiologia , cardine essenziale per le diagnosi di varia natura, a fronte di 3 sale diagnostiche, una diagnostica è fuori uso ed è quella che veniva utilizzata soprattutto per i pazienti oncologici, la 2 risalente agli anni ottanta è spesso interessata da rotture e non funzionante, inoltre è fuori uso anche il pensile per le radiografie ai pazienti in barella. Rotto da tempo anche l’ortopantomografo mentre la TAC e l’ecografo sono ormai datati. Ci sono 6 medici di cui solo 3 fanno la reperibilità. L’anestesista per la TAC con mezzo di contrasto non è presente nel weekend.
L’Endoscopia ortonese risulta essere, alla luce dei dati, tra le più ricercate della Asl viste le liste di attesa lunghissime e i numeri di accesso al servizio eppure la direzione da anni non risponde alle tante richieste della responsabile di rinnovare gli endoscopi.
Inoltre chiediamo l’attivazione della UOSD OCULISTICA con 1 posto letto ordinario per interventi non solo di cataratta ma anche per le patologie sulla retina.
Mentre per la Senologia la Roche ha donato un Mammografo che al momento non può essere ancora installato perché si è in attesa dei lavori di ampliamento necessari. Una donazione fatta per recuperare i ritardi dovuti al Covid nello screening delle donne.
Tutto questo come si può ben capire ovviamente è molto lontano da poter essere definito come ospedale di base poiché in realtà quelle prestazioni ordinarie che dovrebbero essere garantite spesso non sono erogabili o se lo sono unicamente grazie alla grande abnegazione degli operatori sanitari che certo però non possono ovviare alla mancanza di attrezzature. Non basta dire che a Ortona c’è il Pronto Soccorso o che il Pronto Soccorso resterà aperto h 24 se poi non è messo nella condizione di offrire un buon servizio attraverso il personale e la capacità di diagnosi attraverso il supporto delle attrezzature e delle consulenze.
A conclusione ma non a margine vorrei esprimere la profonda amarezza per il ruolo inadempiente della Direzione Sanitaria dell’Ospedale che dovrebbe essere in prima linea, al fianco dei propri medici a chiedere e segnalare costantemente alla direzione generale tutte le criticità al fine di arrivare a soluzioni possibili e rispondenti alle reali esigenze del territorio».
Il Direttore Generale della Asl, Thomas Schael , ha risposto affermando che « nel prossimo Piano Strategico che verrà approvato entro il 30 novembre e che sarà allegato al bilancio di previsione sarà previsto l’ammodernamento di tutti gli apparecchi di radiologia: il telecomandato per radiologia tradizionale, l’ortopantomografo, 2 ecografi di cui uno multi disciplinare e uno per senologia. Tutto questo ovviamente dovrà essere garantito dalla copertura finanziaria per il 2022 o 2023. Mentre sul Pronto Soccorso ci sono difficoltà oggettive a trovare medici disposti a lavorare in questo reparto, si tratta di un problema di carattere nazionale. L’endoscopia di Ortona avrà, inoltre, il compito di coordinare anche l’endoscopia di Atessa, mentre i posti di Medicina saranno riportati al numero pre covid».
Una risposta che non ha soddisfatto evidentemente il sindaco Castiglione che ha ribadito il ritardo con cui si agisce su Ortona a fronte di una programmazione che per ora, vista la mancanza di copertura finanziaria, resta solo sulla carta.