“Chiariscano responsabilità e diano risposte sulle tante criticità della sanità del nostro territorio”
“Considerato il fatto che il problema c’è ancora e che anziani e fragili per sottoporsi al vaccino continuano ad attendere ore, in fila, con il minimo del conforto e con i rischi che derivano dagli assembramenti che si verificano, è indispensabile capire perché è successo e cosa si sta facendo per evitare che accada ancora. Una richiesta messa nero su bianco dal capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, in un’interpellanza presentata all’esecutivo e a cui ci uniamo perché la situazione non si aggravi in vista pure dell’imminente vaccinazione anche degli over cinquantenni che cominceranno dal 20 maggio a fare il vaccino che possono prenotare da oggi. Lunghe code, interventi delle forze dell’ordine, utenti stremati nell’unico punto vaccinale voluto dal Manager Schael inspiegabilmente sordo alla collaborazione garantita dalla politica di Chieti soprattutto nella veste istituzionale del Sindaco Ferrara.
Come PD teatino, siamo basiti nel vedere il nostro capoluogo all’ultimo posto nella campagna vaccinale, come pure siamo costretti a lamentare le evidenti inefficienze di tutta la gestione sanitaria della Asl02 che non implementa medicina del territorio, non prende provvedimenti per riaprire il distretto sanitario nella parte più popolosa della città, che solleva la preoccupazione dei primari del SS Annunziata costituitesi in Comitato a salvaguardia dell’ospedale, che pretestuosamente ignora l”amministrazione di Chieti che con sforzo e senso di responsabilità sopperisce a disorganizzazione ed improvvisazione. Il PD Chieti è al fianco del Sindaco Ferrara nella richiesta di interlocuzione con l’Assessore Verì: molte risposte vanno date ai nostri concittadini, soprattutto a fronte della imminente valutazione cui verrà sottoposto il dottor Schael.
Chiarisca la Regione, con la Asl quali sono i problemi manifestatisi al Pala Ud’A e perché non è stata raccolta la disponibilità offerta dal Comune di potenziare i centri di somministrazione, con l’aggiunta della Palestra di Colle dell’Ara, più volte rifiutata dalla stessa Asl, con la quale non è stato fin qui possibile favorire un percorso di leale collaborazione istituzionale con il Comune di Chieti a supporto della campagna in città, com’è accaduto in altri centri come Pescara, Montesilvano, Ortona.
La verità è che la campagna vaccinale più importante della nostra storia, non può essere condotta in modo approssimativo e facendo pagare la propria inefficienza a chi ha diritto alla qualità di qualunque servizio riguardi la salute. Ed è giusto che chi sbaglia, non solo riconosca l’errore e si scusi con i cittadini, ma si attivi per riparare e, se non riesce allo scopo, venga sostituito da chi è in grado di garantire alla comunità servizi migliori”.