Chieti. Questa mattina i gruppi di opposizione del Comune di Chieti hanno parlato del Bilancio di Previsione dell’anno in corso che dovrà essere approvato a breve.
“Il Comune – ha spiegato il consigliere comunale del Pd, Filippo Di Giovanni – sul Bilancio ha avuto il parere sfavorevole dei Revisori dei Conti, sono diversi anni che accade. Le aspettative verso questa amministrazione sono state disattese e questa è una cosa gravissima. I nodi vengono al pettine e sono di assoluta rilevanza. C’è una mancanza di efficienza e di coordinamento. Il Partito Democratico e tutti i gruppi di opposizione faranno un’attività forte in Consiglio Comunale ed un’attività di informazione per alzare il livello di guardia. Stiamo parlando di numero che sono totalmente squilibrati. Emergono due elementi: crisi amministrativa profonda e grande crisi politica di questa amministrazione e del sindaco Di Primio. Non si possono trattare temi così gravosi con una maggioranza che non riesce a tenere il numero legale. Generalmente ad una politica debole corrisponde un’azione politico-amministrativa inefficace”.
“Il parere negativo dei Revisori dei Conti – ha aggiunto il capogruppo di Fli, Alessandro Carbone – non fa altro che rappresentare non solo il fallimento politico, che ci può stare, da parte di questa amministrazione, ma anche tecnico. Io e Silvio Tavoletta abbiamo preso le distanze da questa amministrazione per questo motivo. Noi chiediamo le dimissioni del sindaco e della giunta”.
“Noi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio Bilancio falso – ha detto il consigliere del Pd, Marco Marino – che più inattendibile non può essere e che viene portato in Consiglio a novembre, di solito a novembre ci si inizia a preparare per il Consuntivo. È un Bilancio inattendibile perché è insignificante dato che l’amministrazione non mi pare abbia proposto un’immagine migliore per la città. Negli ultimi 4 anni c’è stata una serie di aumenti. Ai cittadini si chiederanno oltre 3 milioni di euro in più chiedendogli di pagare in un’unica soluzione acqua, Imu e Tares. Il problema grosso di questo Bilancio è che sono state inserite entrate che non entreranno. Se da una parte abbiamo le entrate che non sono attendibili, dall’altra parte abbiamo dei lavori che sono stati previsti dalla scorsa amministrazione, per quanto riguarda la manutenzione abbiamo delle buche in tutta la città, l’asfalto è stato fatto a macchia di leopardo, hanno sbagliato i concorsi e sono stati capaci di assumere soltanto una persona. Il sindaco diceva che i Revisori erano di parte perché nominati dalla scorsa amministrazione, ora che la maggior parte li hanno nominati loro, cosa dice? Io sono convinto che il prossimo sindaco dovrà chiedere il dissesto finanziario”.
“Non so se verrà approvato questo Bilancio – ha rimarcato il capogruppo del Pd, Alessio Di Iorio – abbiamo fatto un calcolo e c’è un disavanzo di 5 milioni di euro. Verrà introdotta una tassa per il passaggio delle linee elettriche che ammonta a 1 milione e 700 mila euro. La riscossione dell’ex Ici ad oggi arriva a circa 600 mila euro. Il problema fondamentale in questo Bilancio sta nelle spese correnti. Per i Revisori non ci sono nuovi debiti fuori Bilancio. Per farlo approvare servono 5 milioni di euro, tutto dipenderà da quello che decideranno i consiglieri, ma c’è il rischio di danno erariale per l’Ente”.
Intanto è stata approvata in Commissione Regolamento Bilancio la riduzione del 20% della Tares per le coppie under 35 con reddito Isee fino a 15 mila euro.
Francesco Rapino