E’ quanto dichiara il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, che precisa: “L’intera area industriale è stata trattata fino ad oggi con sconsolata rassegnazione, abbandonata al suo infausto destino nonostante la presenza di aziende di rilevanza nazionale e internazionale. Marsilio ha, invece, affrontato la questione di petto andando a Roma, accompagnato dai suoi direttori generali – prima Barbara Morgante ora Toni Sorgi – con una posizione rafforzata dai pareri e dalle relazioni del nostro capo dell’avvocatura, Stefania Valeri, e del collegio dei liquidatori del Consorzio, incontrando nell’ordine i vertici Anas, poi il Provveditore alle Opere Pubbliche, i vertici del gruppo FF.S., i vertici del Ministero delle Infrastrutture (compresi i tre ministri che si sono succeduti nella precedente legislatura). A tutti – riferisce l’onorevole – è stata esposta con chiarezza qual è l’origine del problema, quali sono le responsabilità rispettive e le competenze per intervenire e risolvere l’annosa questione, rappresentando il fatto che Regione e Consorzio non solo non avevano responsabilità o competenze ma sono in realtà le prime vittime di questa assurda vicenda. Con l’inizio della nuova legislatura e l’insediamento del nuovo Governo è finalmente arrivato un atto del Ministero, a firma del professor Catalano, che ha riconosciuto la fondatezza delle rivendicazioni portate dalla Regione Abruzzo, invitando quindi il Governo e il Parlamento a farsene carico direttamente con una norma”.
“Norma che abbiamo scritto e che ho già sottoposto all’attenzione del mio partito, della maggioranza e del Governo affinché venga prima ‘segnalata’ e poi approvata, facendo entrare nel bilancio dello Stato le somme necessarie a chiudere i contenziosi e a concludere il passaggio patrimoniale dell’Asse Attrezzato nella disponibilità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, regolarizzando la gestione in capo ad Anas. Sono molto fiducioso del fatto che chiuderemo positivamente l’iter parlamentare e che il prossimo anno sarà quello della svolta per il Consorzio industriale di Chieti-Pescara che, anche grazie alla Zes – conclude Testa – potrà finalmente esprimere tutte le sue potenzialità per lo sviluppo economico dell’area metropolitana e dell’Abruzzo intero”.