Ieri, infatti, la commissione si era riunita, alla presenza di alcuni cittadini, “per appurare gli intendimenti dell’Amministrazione per questa arteria fondamentale per la città”, spiega Saccone, che continua: “L’assenza del sindaco, insieme a quella del Comandante della polizia municipale, denota un’evidente mancanza di considerazione per la cittadinanza, su una tematica peraltro di grande interesse ed impatto.
“Nella riunione della commissione, che si è comunque tenuta per cercare di dare un contributo fattivo all’attività amministrativa, oltre ad emergere l’assenza totale di informazione e di conoscenza nel merito da parte di tutti i componenti, sia di maggioranza che di opposizione, si è altresì appurato che non esiste alcun progetto specifico né di massima”, prosegue il consigliere Pd.
“Ancora una volta il Sindaco – aggiunge Giovanni Bucci (M5S) – disattende l’invito in commissione per relazionare sul futuro della vicina via Roma. Non è la prima volta che questo accade; anzi, troppo spesso ormai, vengono disattesi gli interventi degli invitati, così come troppo spesso le risposte vengono anticipate a mezzo stampa. Questo è un modo di sottovalutare e di depauperare del suo potere l’organo di commissione, preposto per una sua missione specifica. Chiediamo a gran voce che si restituisca il giusto valore alle commissioni e che esse sia aperte al pubblico, affinché i cittadini come uditori possano prendere parte alle scelte pubbliche della loro città”.
“Siamo alle solite – aggiunge il Capogruppo M5S, Gabriele Straccini – si naviga a vista: non c’è un piano regolatore né un piano del traffico e tutto è rimesso all’improvvisazione momentanea di qualcuno che dice qualcosa. Una maggioranza completamente disomogenea: nemmeno il recente rimpasto di giunta è servito a migliorare un minimo l’azione amministrativa che purtroppo è del tutto inesistente. Per quanto attiene a via Roma, è bene che si mantenga la sua pedonalità, visti gli investimenti fatti. Una strada completamente riqualificata e chiusa al traffico, panchine e cestini nuovi. Ma anche saracinesche abbassate, cantieri e vecchi edifici abbandonati, e i pedoni che durante l’arco della giornata si contano sulle dita di una mano. A ciò si aggiunge, l’abbandonato da anni del palazzo in costruzione, diventato con il tempo un luogo insalubre, mal frequentato e pieno di rifiuti, così come un altro paio di proprietà che, a loro volta, da troppo tempo ormai sono abitate solo da piccioni e insetti, con buona pace dei residenti della zona che più volte hanno sollevato il problema. La situazione va risolta al più presto”.
“Montesilvano – conclude la consigliera dem Romina Di Costanzo – è in balia di un imperdonabile immobilismo: le scelte vengono affidate alle circostanze del momento, senza una visione strategica di città; l’azione amministrativa è ferma al palo: le delibere di giunta sono rare e conseguentemente i consigli comunali. E l’impasse di Via Roma riflette questa inerzia. Una via, ormai completata da tempo, tenuta ancora ostaggio da un’amministrazione che temporeggia sul suo destino. Nelle recenti esternazioni del sindaco affidate alla stampa, anziché in commissione (peraltro non suffragate da alcun progetto), il primo cittadino si meraviglia della nostra fretta e rimanda a tempi incerti, nell’attesa di poter riqualificare prima C.so Umberto. Sono anni che sentiamo parlare di riqualificazione del corso. Già dal 2018 si parlava di restringimento della carreggiata del corso, proposta dall’architetto Tarricone e in seguito annunciata più volte dall’allora assessore Aliano come imminente, proprio come il nuovo piano regolatore della città, il piano parcheggi e la riqualificazione del lungomare. Nel frattempo, la strada è pedonale ma senza pedoni, commerciale ma senza negozi, centrale ma con numerosi edifici abbandonati e degradati come lontana periferia e, per di più, viene invasa da auto in sosta, nell’impossibilità da parte della Polizia Locale di effettuare anche gli interventi di rimozione, mancando di adeguata segnaletica. Non è più accettabile una situazione simile. Trattandosi di una via priva di una funzione di connessione primaria, su cui tra l’altro sono state investire ingenti somme di denaro pubblico per la sua pedonalità, è giusto che venga perseverata questa scelta ma nella maniera più celere possibile. Data la sua posizione strategica, la via potrebbe risvegliare l’anima di un centro di cui la città è sprovvista e che da tempo reclama, invogliando investitori, attraverso una sorta di zona franca urbana con esoneri contributivi ed agevolazioni fiscali e accogliendo attività ricreative o mercatali permanenti che conferiscano vitalità ad un centro ancora da costruire”.