E’ quanto riferiscono, dopo il consiglio comunale straordinario di ieri, i consiglieri del centrosinistra Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli, che commentano: “Con questo voto il centrodestra chiude la porta a interventi di miglioramento smentendo, dunque, anche qualunque interessamento a ipotesi di riduzione a tre corsie o di sensi unici”.
“Di fronte a questo disastro da cui non sanno come uscire, gli esponenti del centrodestra si sono arroccati nella difesa di un progetto indifendibile nei confronti del quale tutti i soggetti che si sono espressi hanno mostrato critiche, perplessità, dubbi, “incalzano, “un progetto partito dalla decisione del centrodestra, a settembre 2020, di modificare il progetto iniziale trasformando la strada in una tangenziale insicura e confusa, dove neppure il trasporto pubblico uscirà rafforzato”.
“Siamo tutti d’accordo sulla necessità di introdurre corsie preferenziali per rendere più competitivo il trasporto pubblico: il centrodestra su viale Marconi sta invece rendendo anche il trasporto pubblico insicuro e precario, condannandolo al caos di rotonde e semafori. La bocciatura del nostro ordine del giorno dimostra ottusità, incoerenza e trasformismo da parte di un centrodestra che, senza più i distinguo dei mesi passati, ora difende a spada tratta un progetto disastroso a 4 corsie contro il quale continueremo a batterci”, concludono dal centrosinistra.
Alla polemica si associa anche il comitato Strada Parco Bene Comune: “Non resta altro che la via del ricorso amministrativo”, annuncia il portavoce Ivano Angiolelli, “Come, del resto, è capitato per la Strada Parco viale Marconi sconta il medesimo criterio consolidato del peggior impiego possibile delle preziose risorse pubbliche disponibili, che fa bella mostra di sé – ormai da tre lustri – sul viale più apprezzato e frequentato dai pescaresi, dai turisti e visitatori occasionali. Pur di distruggere la Strada Parco, converrà penalizzare anche le arterie principali della Città con un impianto BRT immaginario, che non vedremo mai circolare a Pescara”.