“Il porto del capoluogo adriatico – scrive Testa – va assolutamente rilanciato, e una occasione straordinaria è rappresentata dal provvedimento “sblocca Italia”. Mi aggancio alla logica abbracciata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, la logica del ‘Si può fare’, e ne approfitto per sottolineare, semmai ce ne fosse bisogno, quanto sia strategico il porto per la città, per l’Abruzzo e per la sua economia, da sempre legata (anche) al mare, alla pesca, al turismo”.
Testa parla della necessità di “puntare su questa infrastruttura”, e fa notare che “sarebbe miope perdere questa chance straordinaria, specie in considerazione del fatto che ci sono già progetti cantierabili, da tre milioni di euro, finalizzati a garantire sia il dragaggio che interventi propedeutici all’attuazione del Prp”.
Testa ricorda anche i problemi causati in passato dal “mancato escavo dei fondali alla marineria e alle altre categorie che lavorano attorno al porto, costrette ad un lungo stop” e a tal proposito fa riferimento alla interruzione dei collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico e alla impossibilità di attività in sicurezza di mezzi di altro genere (come petroliere e navi da crociera).
“Non possiamo rischiare di farci sfuggire questa opportunità per cui vi invito a fare quanto nelle vostre possibilità affinché nello “sblocca Italia” ci sia anche un po’ di “sblocca Pescara”, conclude l’appello di Testa a Lupi e alla Chiavaroli.
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