Lo annunciano i capigruppo Marcello Antonelli, Guerino Testa e Carlo Masci.
Nella richiesta si chiede più in particolare che l’adunanza sia aperta e che partecipino autorità di governo, parlamentari, esecutivo e consiglio regionale, rappresentanze istituzionali di Provincia, giunta della Camera di Commercio, consigli direttivi degli ordini professionali, dei sindacati e delle associazioni di categoria.
La proposta di istituire a Pescara la sede staccata della Corte di Appello è stata avanzata ripetutamente nel corso degli anni e oggi viene rilanciata in considerazione del fatto che la Commissione Giustizia della Camera ha approvato un emendamento che prevede che solo le sezioni staccate del Tar aventi localizzazione nei comuni che non sono sede di Corte di Appello saranno effettivamente soppresse dal primo luglio 2015 e quindi Pescara sarà oggetto di chiusura.
Nel documento a firma di Antonelli, Testa, Masci, Mascia, D’Incecco, Rapposelli, Seccia, Cremonese e Pastore viene messa in risalto la funzione “altamente strategica del Tar di Pescara” e si parla delle conseguenze “pesantissime” che deriverebbero dalla soppressione, con “disagi e disservizi” e senza “alcun risparmio reale”. Istituendo nel Tribunale di Pescara, che ha gli spazi adeguati, la sezione staccata della Corte di Appello, il Tar potrebbe permanere nel capoluogo adriatico assicurando “il completamento dell’offerta dei servizi giudiziari a favore della stragrande maggioranza della cittadinanza abruzzese”.