Chieti. “E’ competenza della Regione l’emanazione delle relative notifiche ai singoli titolari produttivi per l’avvio dei processi inerenti i piani di caratterizzazione da parte loro”.
Questo è quanto, in data 4 marzo, scrivevano l’assessore all’Ambiente del Comune di Chieti, De Matteo, e il dirigente di Settore, La Rovere, in risposta al MeetUp Amici di Beppe Grillo Chieti (Chieti 5 Stelle) che sollecitava l’avvio delle procedure di caratterizzazione ed analisi dei siti produttivi ricompresi nell’area del Sir di Chieti Scalo.
“Circa dieci giorni fa – ricorda la portavoce degli Amici di Beppe Grillo di Chieti, Sara Marcozzi – la Regione Abruzzo pubblicava sul proprio sito il testo dell’Accordo di Programma riguardante, per l’appunto, il Sir di Chieti Scalo, accordo sottoscritto di recente dalla stessa Regione Abruzzo, dalla Provincia di Chieti e dal Comune di Chieti. Al punto 3 del Programma degli Interventi è scritto testualmente ‘nel Piano di Caratterizzazione integrativo saranno inserite tutte le aree produttive elencate nel SIR per le quali, nei termini previsti (120gg), a seguito di invito inoltrato dal Comune di Chieti, i soggetti proprietari e/o gestori non abbiano avviato la relativa procedura…’. Dunque, tale competenza è prevista non solo dalle norme e dalle Linee Guida che Chieti 5 Stelle aveva indicato nei giorni scorsi, ma è anche scritta nero su bianco nell’Accordo di Programma che amministratori e tecnici del Comune di Chieti dovrebbero ben conoscere. Chieti 5 Stelle aveva evidenziato anche l’anomalia relativa alla predisposizione dell’elenco ‘dei siti produttivi ricadenti all’interno del Sir’. Secondo le citate Linee Guida spettava al Comune di Chieti censire i siti ‘attraverso la comparazione con i dati che saranno preventivamente forniti dagli uffici del Consorzio Industriale, della camera di Commercio e dello Suap’. Senonchè, come ammesso dagli stessi amministratori e tecnici del Comune di Chieti ‘l’ufficio ha provveduto autonomamente all’individuazione dei titolari mediante accesso telematico al catasto (circa 1.600 particelle con relativi titolari)’. Sembrerebbe quindi che l’elenco stilato dal Comune non sia quello dei singoli siti produttivi ma semplicemente l’elenco delle particelle di terreno ricomprese nel Sir potenzialmente destinate ad attività produttive. Tale anomalia potrebbe comportare difficoltà nell’individuazione dei proprietari e/o gestori o affittuari dei siti produttivi e, conseguentemente, difficoltà nell’esecuzione delle singole notifiche per ogni sito produttivo, come previsto dalle Linee Guida e dall’Accordo di Programma. Potrebbe verificarsi, dunque, un’assunzione di impegno da parte della Regione Abruzzo a effettuare essa, attraverso pubblici proclami, le notifiche previste a carico del Comune di Chieti. L’invito a effettuare, entro 120 giorni, la caratterizzazione e le analisi dei terreni verrebbe in questo modo rivolto non singolarmente ai proprietari dei siti produttivi ma collettivamente e attraverso il Bura e/o manifesti ed altri mezzi di pubblicità, ai proprietari delle 1600 particelle censite. Impossibile prevedere se questa probabile soluzione condurrà o meno a una corretta ed efficace realizzazione del procedimento amministrativo. Di certo, Chieti 5 Stelle insiste nel chiedere che, in un modo o nell’altro e in tempi brevi, si possa procedere alla redazione del Piano di Caratterizzazione integrativo, in mancanza del quale appare difficile poter procedere all’integrale bonifica dell’area dello scalo”.