Chieti. “Nella commissione consiliare ‘Agricoltura’ dello scorso 16 gennaio, da me formalmente richiesta, è arrivato il via libera per un attenta verifica dei beni immobili di proprietà della provincia di Chieti che rientra nel perimetro della contribuenza del consorzio di bonifica ‘Sud’ con sede a Vasto”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Dalla disamina è emerso che ci sono tantissimi relitti stradali tassati per una spesa annua di circa 30.000 euro di oneri consortili che sono stati pagati arretrati sino al 2011. Dalla commissione è stato richiesto di pagare al più presto gli anni 2012 e 2013, anche in ragione delle notorie difficoltà finanziarie del consorzio di bonifica ‘Sud’, ma di adire un ricorso legale per togliere dal perimetro della contribuenza tutti quei beni immobili che non godono di alcun servizio reale, motivato e documentato utilizzando le risorse risparmiate per la manutenzione stradale. Medesimo discorso è stato avviato e sollecitato per il consorzio di bonifica ‘Centro’ con sede a Chieti. Nella stessa riunione della commissione c’è stata anche l’audizione dell’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo e del direttore del consorzio di bonifica ‘Sud’ Nicolino Sciartilli. Entrambi hanno documentato che il disavanzo di gestione è di circa 7.000.000 euro e ci sono debiti per circa 14.000.000 euro; il direttore Sciartilli ha relazionato sulla possibilità che, per il corrente anno 2014, si potrebbe arrivare ad un equilibrio nella gestione finanziaria. Al solito, l’assessore Febbo, ha parlato molto criticamente del passato ed ha difeso con forza l’operato dell’attuale presidente Marchetti; spesso ha parlato al singolare manifestando ancora di più quello che a tutti è evidente da tempo ossia che la politica ha ‘commissariato’ la gestione dell’ente consortile ove Marchetti & soci sono semplici esecutori di volontà altrui. Questa situazione tradisce la natura del consorzio di bonifica che è un ente al servizio delle aziende agricole il cui governo è rappresentativo degli utenti consorziati ed ove la politica ha un ruolo secondario e non predominante. A Vasto si perpetuerà questa situazione ancora per molto tempo almeno sino alle elezioni regionali del prossimo 25 maggio; tutto questo nel mentre i dipendenti aspettano il pagamento degli stipendi arretrati ed i consorziati un amministrazione autorevole, autonoma e democraticamente eletta”.